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di  Marinella Artale

 

Ai posteri non rimarrà traccia delle parole d’amore scambiate tra gli amanti contemporanei, la tecnologia non sarà custode di amori scandalosi, travolgenti ed appassionati come quelli testimoniati dalle nove lettere d'amore e dalla ciocca di capelli biondi (lunga ben 30 centimetri) di Lucrezia Borgia, conservate ed in esposizione, dal 1685, nella Pinacoteca Ambrosiana, di Milano. 

Un amore la cui eco risuona nel tempo. Le parole di queste lettere sono intrise di passione e romanticismo, nelle quali sorprendenti metafore allusive sostituiscono parole chiave tra i due amanti, come ad esempio la parola cuore sostituita da cristallo, e chissà di quanti altri segreti sono ricche queste carte che profumano d’amore.

Lucrezia Borgia nacque nel 1480, figlia illegittima del potentissimo papa Alessandro VI e dalla biondissima Vannozza Cattanei (dalla quale ereditò la bellezza e gli splendidi capelli dorati). E' nota a tutti come la donna del Rinascimento, spregiudicata, intrigante e mecenate. Nel 1493, a dodici o tredici anni, fu data in sposa al ventiseienne Giovanni Sforza. In seconde nozze Lucrezia, diciottenne, sposò Alfonso d’Aragona ed in terze nozze, a venticinque anni, sposò il ventinovenne Alfonso d’Este, divenendo duchessa di Ferrara. E' facile comprendere come tutti questi trascorsi abbiano suscitato pettegolezzi e critiche nei  confronti della Borgia. Ma occorre anche tener presente che all'epoca vigeva la consuetudine, da parte dei famigliari, di combinare i matrimoni per scopi politici e di potere.

Dalle parole di queste lettere emerge una figura romantica di donna sincera e dedita al suo messer Pietro Bembo. Si conobbero a inizio giugno del 1503, nel salotto di Lucrezia, a Ferrara. Furono trafitti dall’arco di cupido, un vero e proprio colpo di fulmine testimoniato dall’intenso ed appassionato rapporto epistolare che durò ben 14 anni, frutto del tenero e sincero sentimento che li univa.

Pietro Bembo nacque nel 1470 a Venezia, fu letterato, poeta e cardinale umanista. Da buon nobile patrizio, ebbe tutte le strade aperte nella società, nella cultura, nell’arte e nel potere del tempo. Quando conobbe Lucrezia non era stato ancora nominato cardinale, lo divenne nel 1539 attraverso il pontefice Paolo III. A lui dobbiamo il sostegno della lingua italiana, contribuì alla codificazione dell’italiano scritto, ovvero un “linguaggio volgare”. comprensibile a tutti, ed a lui dobbiamo i primi libri tascabili. Alla sua Lucrezia dedicò l’opera dal titolo: ”Gli Asolani”, il cui argomento è l’amore nelle sue sfaccettature, dove anche il pensiero femminile è tenuto molto in considerazione (atipico per il tempo in cui viveva).

Ritratto di giovane, si suppone sia Pietro Bembo. Opera di Raffaello Sanzio 

La ciocca bionda, che Lucrezia donò a Pietro, è custodita in una teca-gioiello che ricorda molto un reliquiario. Fu realizzata da uno dei migliori maestri orafi milanesi, Alfredo Ravasco.  I materiali impiegati nella realizzazione sono di altissimo pregio, la struttura è in argento, le due basi sono: una in onice nero, l’altra in malachite verde a striature. Vi sono inoltre cristalli di rocca, perle, rubini, smeraldi, smalti. Su ciascun lato troviamo i pendenti, ossia il toro, rappresentante il simbolo della casata dei Borgia, e l’aquila, simbola della casata degli Este di Ferrara.

Nel 1800 i romantici del tempo trasformarono idealmente questa ciocca di capelli in un oggetto di culto (ancora oggi viene considerata tale in quanto suscita molta emozione). Ebbe grandissima risonanza anche all’estero a seguito della visita, nel 1816, di George Gordon Byron, famosissimo poeta inglese che ne rimase così folgorato, da desidere qualche filo di quei preziosi capelli dorati (non sappiamo se li ottenne).

*In copertina il ritratto di Lucrezia Borgia dell'artista Bartolomeo Veneto

Sicuramente dopo aver letto questo articolo, chi sarà in visita a Milano, si ricorderà della dorata ciocca di Lucrezia.

Mi congedo da Voi augurandovi di scrivere ai vostri amati sulla carta perchè, lasciar traccia di un amore, rimane sempre come fissare un eterno presente. Auguro a tutti una buona visita alla Pinacoteca di Milano.

 

 

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Info Autore
MARINELLA ARTALE
Author: MARINELLA ARTALE
Biografia:
Artista nata a Casale Monferrato (AL) il 05 Aprile 1974. Da giovanissima ha sempre avuto la passione per l'arte, la gioielleria ed i minerali. Ha frequentato l' istituto d' arte orafa e disegno del gioiello: Benvenuto Cellini di Valenza (AL) Italia. Ha conseguito: diploma di Maestro d'Arte, diploma di Maturità Artistica, e Diploma GIA (analisi e stima delle gemme e dei minerali) curato dal gemmologo Orsini Luciano. Lavorativamente ha sempre spaziato dalla progettazione di gioielli alla pittura. Fondamentale la presenza nella sua vita dei dirigenti Dario Bina e Piero Dallera. Realizza opere su commissione: ritratti, astratti, figurativi, surreali, illustrazioni ecc. Ha collaborato con stilisti, creando per le loro collezioni-moda, bijoux appropriati agli abiti prét à portér ed haut-couture. Parallelamente alla gestione di una caffetteria nel centro storico della sua città natìa (vicino alla sinagoga), ha sempre coltivato la sua passione artistica, al punto di dare avvio ad un percorso sempre più mirato alle collettive d’arte presenti nelle più importanti città italiane affinché attraverso l'arte si possa diffondere cultura e messaggi fondamentali per l'esistenza umana. L’ artista ha esposto le sue opere in Italia ed all’estero, si esprime attraverso un’arte anagogica, ovvero che sotto figurazioni allegoriche, estrinseca valori e verità trascendenti. Anche nello scrivere, per rispetto dell’altrui pensiero, spesso fa uso di metafore. Ella possiede uno spirito eclettico, le sue opere rappresentano visioni realistiche e di fantasia, in quanto l’essenza della sua arte è guidata da influssi di pensiero ad elevato contenuto spirituale. Sensibile alle tematiche sociali, riguardanti l’affermazione ed il rispetto della donna e dei bambini. Per lei, fondamentale è il concetto secondo cui ogni singolo individuo si debba impegnare, in base alle proprie possibilità (katà mètron ossia secondo misura, come usavano affermare gli antichi greci), nell’affrontare con rispetto e devozione ambiente e natura. Il suo pensiero d’artista, evidenzia come sia fondamentale non smettere mai di studiare ed approfondire argomenti, poiché permettono una migliore crescita individuale e di conseguenza, l’evolversi individuale ed espressivo sulla tela. Una linea che lascia intendere ed immaginare un particolare anatomico, talvolta, pur non essendoci una mirata tecnica fotografica, dà la possibilità a chi osserva l’opera di poterla interpretare soggettivamente, quasi come voler consegnare un’idea visiva per poterla nuovamente interpretare. Secondo lei, il concetto d'insieme visivo ed immediato, crea una sublime assonanza tra l’opera d’arte e chi ne scruta la sua essenza. Appassionata di quella fisica quantistica che parallelamente sposa il misticismo, in particolare la teoria del “tutto è UNO” del fisico quantistico Vittorio Marchi, visceralmente stimato dall’Artale. Il suo pensiero d’artista, evidenzia come sia fondamentale non smettere mai di studiare ed approfondire gli argomenti, poiché la conoscenza permette una migliore crescita individuale e di conseguenza, l’evolversi dell’anima e del pensiero che viene espresso sulla tela. Appassionata di: semiotica, semiologia, teosofia, antroposofia e psicosintesi. Ella considera il concetto d’insieme visivo ed immediato, creando una sublime assonanza tra l’opera d’arte e chi ne scruta la sua essenza. L’artista non è mai solo con se stesso, in quanto il messaggio artistico è condivisione oltre che tentativo di coinvolgere lo spettatore nel vedere al di là del velo, come invitava il teologo greco antico Gregorio di Nissa: “vedere nel non vedere”. ESPOSIZIONI ARTISTICHE DELL’ARTISTA MARINELLA ARTALE - giugno 2016 ''eroi e paesaggi del mio paese'', nella città di Bray (Dublino, Irlanda), curata dal professor artista Tony Clarke. - ottobre 2016 ''tela d'oro'', a Rieti, Lazio, Italy. Curatore: Carlucci Guido. - dicembre 2016 ''collettiva libera'', a Siracusa, Italy. Direttore artistico: Guccione Roberto. Ho ricevuto il '' premio d'autore '' grazie all'opera dedicata e donata dei giudici Falcone e Borsellino. - aprile 2017 ''collettiva libera'', a Padova, MAC Mediolanum Art Gallery. Curatore: Grasso Giorgio e presidente di giuria Sgarbi Vittorio. - agosto 2017 ''collettiva libera'', al castello borbonico di Cefalà Diana, Palermo, Italy. Ho ricevuto il premio con riconoscimento internazionale in quanto pittrice che porta il messaggio d' arte nel mondo. Curatore: Guccione Roberto. - luglio 2018 ''collettiva libera'', al Mecenate Tea Longue di Treviso. Curatrice: dott.ssa e critico d'arte Frezza Ombretta. - dicembre 2018 EXPO PIACENZA ITALY, mostra "Visioni metropolitane" curata da Giorgio Grasso, presentazione della mia opera "New York". - febbraio 2019 Palazzo Zenobio a Venezia, curata da Giorgio Grasso. - agosto 2019 mostra "Il volto nell'arte" Focus-Group-Art, Art Gallery Numen al Colosseo Roma, curata dall'artista Isabella Bianchini. - settembre 2019 a Roma, mostra internazionale "Artist in the world". Curatore: Ribezzi Angelo. - ottobre 2019 Biennale di Milano, curatore: Nugnes Salvo e critico: Sgarbi Vittorio. -ottobre 2019 expo al castello Aragonese di Comiso (RG), curatore: Guccione Roberto e critico: Baffoni Andrea. - gennaio e febbraio 2020 collettiva "Dipingi la tua canzone" Sala Lepanto di Marino (Roma), curatore: Isabella Bianchini e la dott.ssa Marina Funghi, direttore del museo "Mastroianni". - dal 29 febbraio al 15 maggio 2020 "L'ampolla di Ebe" mostra itinerante (Treviso, Spoleto, Norcia, Valnerina e Canton Cina), curatore: Alberto D'Atanasio e manager: dott.ssa Emanuela Deola. - settembre 2020 Artisti 2020 Mondadori, presentazione del catalogo degli artisti dell'anno 2020, Palazzo Ximènes Panciatichi, Borgo Pinti (Firenze). Editori: Pietro e Sandro Serradifalco, critico d'arte: Vittorio Sgarbi. -dal 10 luglio 2021 per la durata di sei mesi, collettiva "La Divina Commedia in occasione del settecentenario di Dante Alighieri", mostra itinerante con partenza dal castello di Rocca Brivio Sforza di Milano, Caravaggio, Venezia, Parma al castello di Sissa, Roma, Giulianova, Lucca, Ravenna, Forlì, Bologna, Firenze. Curatore: Giorgio Gregorio Grasso. -dal 16 al 25 luglio 2021 mostra collettiva al D'E.M. Art Gallery di Venezia, curatore: Antonio Castellana. -dal 6 al 13 settembre 2021 mostra collettiva a Capri (Napoli) curata dall' ing. Gennaro Corduas e presentazione critica del prof. Rosario Pinto. -dal 5 maggio al 25 giugno 2023 a palazzo Sforza Cesarini Genzano (castelli romani) Roma curata dal gallerista James Castelli e dal critico d'arte Andrea Barretta. -dal 4 giugno al 14 giugno evento Roma e la sua anima etrusca, all'interno della cornice della Biennale Internazionale dell'Etruria in via Lungara 44 Roma, curata dal Presidente Quirino Martellini. -dal 5 giugno al 25 giugno 2023 a palazzo Chigi di Ariccia (castelli romani) Roma, curata da James Castelli e dal critico d'arte Andrea Barretta. -dal 30 settembre al 6 ottobre 2023 Ciclo di EVENTI CONCEPT ART BRERA mostra "IL CORPO NUDO" corso Giuseppe Garibaldi n. 11 Milano, art director: Alfonso Restivo, presentazione critica: Giorgio Gregorio Grasso, madrina dell'evento: Denny Mendez, e come accompagnatore musicale il musicista internazionale: Luciano D'Addetta. -dall'11 al 17 novembre 2023 Ciclo di EVENTI CONCEPT ART BRERA, mostra "INFINITAMENTE DONNA" corso Giuseppe Garibaldi n. 11 Milano, art director: Alfonso Restivo, presentazione critica: Giorgio Gregorio Grasso, madrina e come accompagnatore musicale il musicista internazionale: Luciano D'Addetta. -dal 24 febbraio 2024 al 1 marzo 2024 Ciclo di EVENTI CONCEPT ART BRERA, mostra "LA VANITÀ" in corso Giuseppe Garibaldi n.11 Milano quartiere Brera. Art director: Alfonso Restivo, presentazione critica: Giorgio Gregorio Grasso, madrina dell'evento: Natalie Caldonazzo e come accompagnatore musicale il musicista internazionale Luciano D'Addetta. -dal 20 al 26 aprile 2024 Ciclo di EVENTI CONCEPT ART BRERA, mostra "NATURA, FIORI E PAESAGGIO" in corso Giuseppe Garibaldi n.11 Milano quartiere Brera. Art director: Alfonso Restivo, presentazione critica: Giorgio Gregorio Grasso e come accompagnatore musicale il musicista internazionale Luciano D'Addetta. -dal 19 al 29 luglio 2024 mostra dal titolo "L'arte rompe le maglie della quotidianità, unendo il divino con il terreno", presso la galleria "La Pigna" in via della Pigna 13/A nel Palazzo Pontificio Maffei Marescotti in Vaticano, Roma. Curata dall' ing. Gennaro Corduas con presentazione critica del prof. Rosario Pinto.
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