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Il romanzo di Goethe è universalmente riconosciuto come uno dei maggiori capolavori dell’ Ottocento.

L’autore, grande conoscitore delle scienze naturali e chimiche, in questo romanzo intende descrivere il nesso che lega i fenomeni naturali ai comportamenti umani. Come in chimica il legame tra due elementi viene meno nel momento in cui si introducono elementi estranei, poiché vanno a legarsi, per una maggiore affinità, a quelli preesistenti, egli volle dimostrare che anche tra gli esseri umani esistono tali forze. Le affinità elettive vengono definite, quei legami contro cui nulla può, né ragione, né convenzione sociale, né pudore.
La storia si svolge in un luogo imprecisato della Germania nell’Ottocento. Il luogo è circoscritto, un castello circondato da un grande parco, dove vivono una coppia di coniugi Edoardo e Carlotta. I due si erano amati in gioventù, ma Carlotta fu costretta dalla famiglia a sposare un uomo più anziano di lei, dal quale ebbe una figlia. Edoardo, non potendo vivere il suo amore parte per un lungo viaggio in giro per il mondo accompagnato dal fedele amico, il Capitano. Al suo ritorno i due si ritrovano e riescono a vivere la loro storia d’amore solo in tarda età. La loro vita, tranquilla e ritirata, subisce un notevole cambiamento quando Edoardo decide di invitare nella tenuta l’ amico, il Capitano. Carlotta intuisce che la presenza di un terzo elemento può andare a creare uno squilibrio nella loro coppia, ma alla fine a malincuore acconsente a patto che nella tenuta si trasferisca Ottilia, la figlia adottiva. Decisione che si rivelerà fatale.
Edoardo è un conversatore brillante, conosce la musica, l’arte della scrittura, la fisica e la chimica. Egoista e capriccioso ambisce a realizzare i propri sogni e si lascerà travolgere dalla passione; diversa è Carlotta, attenta a difendere i valori della famiglia e del vivere civile, convinta che la passione si possa domare, ma tutte le sue sicurezze andranno in frantumi con l’arrivo del Capitano.
Costui è un amico di gioventù di Edoardo; preciso e meticoloso, appena giunge al castello riorganizza la tenuta dal punto di vista architettonico e ingegneristico. Il quarto elemento è
Ottilia, inizialmente timida e impacciata, subirà con l’andare del tempo una metamorfosi, dimostrandosi intelligente e comunicativa

SI SCATENERA' UN' ATTRAZIONE MAGNETICA?

Tra i quattro personaggi si svilupperà un’affinità elettiva che porterà Edoardo verso Ottilia e Carlotta verso il Capitano; un destino inevitabile andrà a turbare la loro esistenza serena, scatenando passioni contro le quali nulla potranno né la ragione né la virtù.
Carlotta, da donna saggia ed equilibrata, è intenzionata a resistere alla passione. Eduardo invece non intende rinunciarvi. Ottilia è contesa tra l'amore per l'uomo e il rispetto della madre. Quando la passione comincia a farsi troppo evidente tra Edoardo e Ottilia, Carlotta, che nel frattempo si è dovuta abituare alla perdita del Capitano, allontanatosi dal castello avendo ricevuto un’ offerta di lavoro, decide di porre fine alla cosa, e cerca un modo per allontanare Ottilia dalla residenza. Eduardo, piuttosto di far soffrire l’amata, decide di allontanarsi,e parte in guerra. Carlotta scopre di aspettare un bambino ed Ottilia, alla sua nascita se ne prenderà cura come se fosse suo. Eduardo torna ma la situazione precipita. Ottilia causa per errore la morte del bambino, divorata dai sensi di colpa, si lascia morire non toccando cibo per settimane. Edoardo è inconsolabile, sconvolto dal dolore per la morte del suo unico vero amore, qualche mese dopo muore anch'esso. Carlotta, dispone che vengano seppelliti uno accanto all’altra in modo che la loro unione sia sancita per l’eternità.
Le grandi passioni sono malattie senza speranza. Ciò che potrebbe guarirle, è proprio ciò che le rende pericolose.

Secondo Goethe le leggi che regolano la natura e i fenomeni chimici sono le stesse che regolano gli ambiti comportamentali. Per quanto l’uomo tenti con la ragione di opporsi , i risultati sono vani perché le affinità elettive non possono essere dominate.
Ma esistono veramente le affinità elettive? Esistono veramente dei legami cosi forti che fanno si che due anime risultino legate per tutta la vita? Secondo Goethe si, e questo testo lo dimostra. Studiosi del nostro tempo non sono totalmente d’accordo. Le affinità elettive esistono ma sono molto rare; spesso vengono identificate con il primo periodo dell’innamoramento, quando si ha la convinzione di aver incontrato la persona perfetta, la nostra metà speculare, quando si è portati a idealizzare l’oggetto del nostro desiderio, quando gli attribuiamo tutte le qualità positive tali da identificarlo come anima gemella. Sarebbe bello se fosse sempre così, se durasse, ma è solo una fase transitoria che dopo alcuni mesi decade per lasciar posto ad un sentimento più consapevole e maturo, quando si acquisisce la conoscenza dell’altro con tutti i suoi limiti, ed è l’accettazione di tali limiti che fa si che un sentimento diventi durevole. Quando l’attrazione iniziale si trasforma in affetto, solidarietà e condivisione.
L’affinità elettiva non è la regola ma una circostanza eccezionale, una sintonia perfetta di corpo e mente, ed essendo eccezionale, appunto, non la si può cercare o aspirare o ambire
L’amore perfetto, come le persone perfette, non esiste. È giusto lasciarsi travolgere dalla passione? È lecito che un terzo elemento vada a frapporsi in una coppia consolidata?


 

 

Chi è Johann Wolfgang von Goethe?


Goethe nacque nel 1749 a Francoforte è considerato il più grande poeta di lingua tedesca. Studiò legge a Lipsia e a Strasburgo dove fu coinvolto dal movimento letterario dello "Sturm und Drang" di cui divenne uno dei protagonisti. Chiamato dal granduca Carlo Augusto, dal 1775 passò tutto il resto della sua lunga vita a Weimar dove faceva parte della corte come consigliere e anche come ministro. Ammirava la cultura classica greco-romana che lo portò a fare due viaggi in Italia (durante il primo viaggio si fermò in Italia per quasi due anni). Oltre che di letteratura si occupò, come ministro, anche dell'amministrazione del granducato, condusse degli studi scientifici sulle piante e sulle pietre ed elaborò una teoria dei colori. Tra le sue maggiori opere ricordiamo: I dolori del giovane Werther, Faust Metamorfosi degli animali, Le affinità elettive, La teoria dei colori, ecc
Morì nel 1832 all'età di 83 anni quando era ormai diventato una specie di "monumento vivente" della cultura.

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