“Credete di leggere "Se una notte d'inverno un viaggiatore".
E invece no.”
La premessa sintetizza perfettamente quella che è l’essenza di questo romanzo.
Ogni qualvolta ci si addentra nella labirintica struttura della narrazione di Italo Calvino, si tenta di cristallizzare e catalogare la sua opera, si è presi subito da un sentimento di sconforto poiché ogni punto d’approdo apre nuove voragini, nuovi percorsi, in un groviglio infinito che riflette perfettamente la molteplicità del mondo che lo scrittore intende riprodurre.
Calvino, come pochi scrittori, ha avuto la capacità di cogliere quelli che erano i dati del dibattito più aggiornato intorno ai fatti della cultura letteraria del suo tempo, facendoli propri.
Ancora come pochi, ha avuto la capacità di parlare dell’intricato groviglio del mondo usando un linguaggio tanto trasparente da creare un “senso d’allucinazione”.
Italo Calvino, tra i tanti argomenti affrontati nei suoi saggi, esamina la figura del lettore e del suo rapporto con l’autore e il testo. Nessuno scrittore contemporaneo, infatti, ha riflettuto così a lungo e così proficuamente sul ruolo del lettore.
Calvino pensa a un lettore attivo, responsabile e teoricamente superiore allo scrittore stesso.
In Se una notte d’inverno un viaggiatore, egli porterà a compimento il progetto di un lettore che sia parte integrante dell’opera letteraria, che sia attore e spettatore allo stesso tempo senza, per questo, restare vittima delle strategie testuali e autoriali.
D’altronde Calvino ha abituato i suoi lettori ad aspettarsi da lui sempre qualcosa di nuovo, non sopportava le ricette collaudate. Ammirava, forse un po’ ironicamente, chi aveva un modo e uno solo di esprimersi ed era sicuro e soddisfatto di sé, ma lodava altresì chi riusciva ad adoperare contemporaneamente più linguaggi in un “unico slancio di libertà”.
Se una notte d’inverno un viaggiatore è costituito da dieci inizi di romanzo tenuti insieme da una cornice dedicata alla ricerca affannosa di un Lettore che inizia a leggere il romanzo di Italo Calvino "Se una notte d'inverno un viaggiatore" ma viene interrotto da un problema di impaginazione del volume, senza poter continuare la lettura. Va in libreria, per reclamare, e gli vien detto che, il libro che sta leggendo è di un altro autore e che si sono verificati degli errori nell'impaginazione dei due libri. In libreria conosce la Lettrice, Ludmilla.
I due personaggi della cornice sono costretti a correre, da un romanzo all’altro, tra librai, case editrici, traduttori e scrittori, fino a imbattersi in regimi dittatoriali e società segrete.
Solo nel primo capitolo il lettore è il potenziale destinatario del libro, è a lui che Calvino si rivolge cercando di individuare le sue esigenze, prevedendo o suggerendo le posizioni di lettura più comode, incoraggiandolo o ammonendolo, a volte con tono paternalistico («Hai fatto bene», «Guarda che stai dando gomitate ai vicini; chiedi scusa almeno», ecc).
A partire dal capitolo II, il Lettore non è più quello di Se una notte…, ma è un personaggio a cui succedono vicende fittizie che costituiscono la cornice che collega i dieci «romanzi parziali» che seguono i primi dieci capitoli. Per questo, mentre il lettore del cap. I ha davanti a sé delle alternative (leggere in poltrona o sdraiato, fumando o no, ecc.), il Lettore degli altri capitoli non può sottrarsi all’affabulazione calviniana, e viene lanciato in una storia che si conclude con il lieto fine matrimoniale.
"Il senso ultimo a cui rimandano tutti i racconti ha due facce: la continuità della vita, l'inevitabilità della morte."
A tenere unita la trama è l’amore, sia quello tra Lettore e Lettrice, ma anche quello per la lettura.
Calvino non aveva forse mai corredato un suo libro con tante istruzioni per l’uso: apostrofi al lettore, avvertimenti sornioni sono disseminati non solo nella cornice, ma anche nel bel mezzo delle microstorie.
Nel penultimo capitolo sono addirittura elencati otto diversi modi di leggere, di cui vengono illustrati limiti e pregi, di modo che risulti più convincente l’invito-raccomandazione finale a «collegare i particolari con tutto l’insieme». I dieci romanzi inseriti hanno, infatti, come titoli dei segmenti frastici, endecasillabi i primi cinque, che letti in successione costituiscono una poesia.
Calvino disse del suo libro:
« È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro »
Libro incredibile, come incredibile è il mondo.
Chi è Italo Calvino?
Italo Calvino (Santiago de Las Vegas, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985), è considerato uno dei maggiori scrittori del novecento.
Nel 1947 esordisce come scrittore, pubblicando, grazie a Pavese, “Il sentiero dei nidi di ragno”.
A questo romanzo, con cui si rivela il più giovane e dotato tra gli scrittori neorealisti, seguiranno “Il visconte dimezzato”, “Il barone rampante”, “Le città invisibili”, “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, ecc.
Nel 1985, avendo ricevuto l'incarico di tenere una serie di conferenze negli Stati Uniti, a Cambridge, prepara le Lezioni Americane, che tuttavia rimarranno incompiute e saranno edite solo postume nel 1988.
Il 19 settembre1985 infatti, Italo Calvino muore all'ospedale di Siena, colpito da un'emorragia celebrale.