Georgia e il rischio del “solito” colpo di Stato Made in USA
di Massimo Reina
Mentre la Georgia si affaccia su un periodo di crescente tensione interna e il presidente del Parlamento, Shalva Papuashvili, accusa l'ingerenza di organizzazioni non governative con “dati fasulli” che getterebbero fango sulle elezioni, l'intera faccenda ha il sapore dell’eterno ritorno delle interferenze pilotate. A ogni latitudine, troviamo i soliti "ingredienti": ONG “amiche” della libertà, finanziate da potenze straniere, report dai toni apocalittici e un occhio benevolo da Washington, che guarda con evidente preoccupazione qualsiasi avvicinamento georgiano al vicino russo.