La visione squisitamente femminile del mondo di Paola Marchesan
di Francesca Piovesan
Di stanze e strali è l’esordio poetico di Paola Marchesan, poetessa veneta, le cui origini caorlesi emergono di frequente fra i suoi versi che spesso e volentieri evocano il mare. Il libro nasce in modo estemporaneo, seppure dopo la partecipazione a un corso di lettura e scrittura poetica organizzato da Samuele Editore. Evidentemente Alessandro Canzian, titolare della casa editrice, ha subito colto le potenzialità della scrittrice se ha poi deciso di pubblicarla nella collana Callisto curata da Elisabetta Zambon, che è anche la prefattrice di questa raccolta. In effetti, sin da una prima lettura, questi versi si impongono per una personale efficacia e limpidezza delle immagini, nonché per un linguaggio denso e nitido. Il tema di fondo, che pervade l’intera raccolta, è quello dell’attesa, che pare segnare per l’autrice ogni attimo della vita in bilico tra sospensione e promessa futura, carica di un’inesauribile energia vitale: “Un ciliegio che attende un chissà di fiorire”.