di Virginia Murru
Mancano ormai due giorni al versamento della prima rata dell’Imu, appuntamento per ovvie ragioni poco amato, considerata l’incidenza dell’imposta che grava sugli immobili non classificati come prima casa.
Quest’anno, rispetto agli anni precedenti, la platea dei soggetti interessati risulta ridotta, per via del decreto Sostegni, convertito in legge n. 69/2021, che prevede diversi provvedimenti riguardanti esenzioni e agevolazioni in materia di Imu.
Le esenzioni vanno in favore dei settori economici particolarmente bersagliati dalle misure relative all’emergenza sanitaria, si tratta dei titolari di partita Iva, che hanno beneficiato di contributi a fondo perduto, su immobili in cui si svolgono le attività delle quali sono anche i gestori. Ma non solo.
L’imposta non è dovuta per i proprietari dell’abitazione principale, con esclusione di precise categorie catastali, ossia A/1, A/8 e A/9, nello specifico che non rientrino nella categoria ‘di lusso’.
Il nuovo emendamento al decreto Sostegni bis potrebbe estendere la platea di beneficiari sull’esenzione Imu, i quali sono esonerati dal versamento della prima rata di acconto, con scadenza il 16 giugno.
Tra due giorni è il primo appuntamento con l’imposta, e si prevede che saranno versati 9,8 mld di euro, mentre il gettito complessivo con la seconda rata sarà di 19,6 miliardi di euro.
Ma vediamo chi sono questi contribuenti graziati dal decreto Sostegni.
Si parte dal presupposto dei danni subiti in alcuni settori, che più di altri hanno riportato perdite a causa delle restrizioni dovute alle misure di contenimento della pandemia. L’esecutivo non poteva ignorare la difficoltà di chi si è ritrovato ad affrontare le conseguenze di danni non di rado ingenti. Previste per questi soggetti dunque agevolazioni e sospensioni nel versamento delle imposte, l’Imu è tra queste.
Non saranno pertanto tenuti a versare la prima rata dell’imposta, come previsto dalla Legge di Bilancio 2021, i seguenti titolari di attività:
Immobili che rientrino nella categoria classificata ‘D’ in catasto, ovvero in uso da parte di imprese che esercitano attività di allestimenti-uso espositivo, nel contesto di fiere, o manifestazioni di promozione dei prodotti.
Gli stabilimenti termali, balneari marittimi, fluviali e lacuali.
L’esenzione è stata estesa, come si è già accennato, anche ai soggetti passivi gestori delle attività esercitate, e riguarda:
Agriturismi, Ostelli della gioventù, rifugi di montagna, villaggi turistici, colonie montane e marine, case per brevi soggiorni, case vacanza, residence, campeggi, Bed&Breakfast. In ambito ricreativo le sale da ballo, discoteche, night club o locali simili.
Oltre ai beneficiali del contributo a fondo perduto riconosciuti dal dl Sostegni.
Alla Commissione Bilancio della Camera sono state presentate diverse proposte riguardo alle misure concernenti l’esenzione sul versamento della prima rata Imu, mentre ancora nulla si è deciso per quel che riguarda il saldo, previsto, come ogni anno, a dicembre.