di Virginia Murru
Il comunicato di Unioncamere (Ente pubblico di riferimento del sistema camerale italiano), è la conferma che il cuore dell’economia ha ripreso a battere con maggiore impulso: riparte la domanda nel mercato del lavoro, e si tratta di un indicatore importante. E’ il segno che il tessuto produttivo ha aumentato il ritmo e la crescita della domanda di lavoro dimostra che i motori dell’economia si preparano a riprendere ritmi più sostenuti.
Unioncamere rende noti i dati positivi sulle opportunità di lavoro offerte dalle imprese a giugno, sarebbero infatti 560mila, e considerando un arco di previsioni comprendente l’intero trimestre (giugno-agosto), salirebbero a 1,3 milioni.
Le imprese stanno portando al massimo i loro sforzi per la ripartenza, e nel corrente mese la ricerca di personale dovrebbe superare i livelli riscontrati a giugno 2019, ossia al di là della ‘linea di demarcazione’ Covid. Una spinta in avanti che, secondo le dinamiche economiche, ne richiamerà altre, nel periodo estivo le previsioni sono più che positive, sia per l’avanzamento della campagna vaccinazioni, che per l’avvio degli aiuti finanziari del Next Generation EU.
Proprio in virtù di questi eventi determinanti, le imprese osano di più e programmano l’inserimento nei loro organici di altro personale.
I dati provengono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, studi di Unioncamere in sinergia con Anpal. A giugno nel settore industriale sono in programma 163mila nuove assunzioni, ossia 36mila in più rispetto al mese precedente. Considerando l’intero trimestre ne sono previste 378mila.
Per quel che concerne il settore dei servizi, i contratti di lavoro offerti saranno 397mila nel corrente mese (in termini di assunzioni +134mila). Nel trimestre ne sono previsti 900mila. Di questi, il 56% riguarda contratti a tempo determinato, il 19% a tempo indeterminato, il 10% in somministrazione e il 5% in apprendistato. Il restante 10% sarà riferito ad altre tipologie di contratti.
In aumento anche la fascia d’imprese che pianificano assunzioni, rispetto a maggio si riscontra un 3% in più (dal 12% al 15%).
E’ il settore manifatturiero la locomotiva che traina con i suoi comparti la domanda di lavoro. Dal mese di giugno è prevista anche una decisa ripartenza della filiera turistica, con circa 100mila nuove assunzioni, quindi, secondo la ricerca di Unioncamere rappresenta quasi il 50% rispetto al mese di maggio. Questo settore, per via dei contratti stagionali, fa un balzo veramente consistente, ma è in ripresa anche la domanda relativa al Commercio, per il quale sono previste 84mila nuove assunzioni. Si tratta di un autentico boom: +83,2%.
Per quel che concerne i servizi alle persone, sono in dirittura d’arrivo 73mila assunzioni, nel comparto costruzioni sono stati programmati +25,6% di nuovi ingressi.
Secondo le previsioni la domanda di lavoro supera perfino i livelli pre-Covid del 2019, con 87mila ingressi complessivi programmati. Sicuramente un vigoroso battito che indica la ripartenza dell’economia, dopo la tempesta Covid-19.