di Valentina Ghio
"Quanto accaduto ieri nell'aula parlamentare non può essere derubricato a semplici disordini o a una rissa, ma è stata una situazione straordinaria che bisogna chiamare con il proprio nome.
Ieri è avvenuta un’aggressione squadrista con calci e pugni verso il deputato Donno (Movimento 5 Stelle) che stava semplicemente porgendo il tricolore al Ministro Calderoli.
In Aula abbiamo assistito alla ripetuta rievocazione della Decima Mas con segni espliciti, aggressioni violente e ripetute e al grido "presente" che rimandano a tempi tragici.
Tutto questo è gravissimo e il Parlamento deve essere tutelato da questa Rissgrave e pericolosa lesione alla democrazia".
di Monica Vendrame
Le immagini della rissa alla Camera dei deputati sono apparse giovedì sulle prime pagine di tutti i giornali nazionali. I legislatori si sono scontrati su un disegno di legge che mira a concedere ulteriore autonomia ad alcune regioni. Gli oppositori della controversa proposta affermano che "essa aggraverà ulteriormente il divario nord-sud nel paese e porterà maggiori difficoltà al sud impoverito".
Le riprese scattate pochi istanti prima della rissa mostrano l'onorevole Leonardo Donno, esponente del Movimento 5 Stelle, che tenta di regalare una bandiera italiana al ministro Roberto Calderoli. All'avvicinarsi di Donno, Calderoli rifiuta il tricolore e indietreggia. Nel giro di pochi secondi, altri deputati si uniscono alla mischia, spingendosi a vicenda e tirando pugni alla folla.
Donno ha poi dichiarato all’agenzia di stampa italiana Adnkronos di "essersi avvicinato a Calderoli, nel tentativo di consegnargli la bandiera e nient’altro”.
“Poi è scoppiato il caos”, ha detto Donno. "Non solo ho ricevuto calci più volte, ho anche ricevuto un colpo molto forte allo sterno e sono crollato perché non riuscivo più a respirare."