di Monica Vendrame
Genova - È successo davvero, eppure fatichiamo a crederci. Un uomo in sedia a rotelle è stato visto percorrere la Sopraelevata, una delle principali arterie stradali della città. L'incidente si è verificato nel pomeriggio di qualche giorno fa, intorno alle 15:30, sulla corsia di levante. La scena ha sconvolto gli automobilisti che si sono trovati davanti a una situazione del tutto insolita e, allo stesso tempo, pericolosa. Molti sono rimasti sorpresi, e alcuni spaventati, vedendo una persona in sedia a rotelle che si muoveva lungo una carreggiata così trafficata.
La Sopraelevata è ovviamente vietata ai pedoni, ai ciclisti e, in generale, a chiunque non si muova su un veicolo motorizzato. La sua natura di strada ad alto scorrimento rende la presenza di una persona in sedia a rotelle particolarmente rischiosa, non solo per la sua incolumità, ma anche per quella degli automobilisti, costretti a manovre improvvise per evitare di investire l’uomo. Il rischio di incidenti era altissimo. Fortunatamente, l’uomo è stato fermato in tempo da una pattuglia della polizia poco prima di uscire dalla Sopraelevata. Gli agenti lo hanno sanzionato, ma è emerso che la sua motivazione per aver intrapreso quella strada è stata sorprendentemente semplice: voleva evitare il traffico. Una giustificazione che, seppur comprensibile sotto un certo punto di vista, non è certo valida dal punto di vista della sicurezza.
E così, la Sopraelevata diventa il nuovo “itinerario segreto” per chi ha voglia di sfidare il traffico. Chi ha bisogno di metropolitane o autobus quando puoi semplicemente scivolare tra le corsie a velocità supersonica? Se il nostro eroe avesse avuto un GPS, probabilmente sarebbe stato “Ricalcolando il percorso... se vuoi evitare il traffico, prendi la corsia di emergenza”. La prossima volta, magari, invece di rischiare la vita per evitare un po’ di coda, prenderà un bel taxi… o una navetta, perché tanto ormai anche il traffico cittadino sembra più un gioco da tavolo!
Parlando seriando, diciamo subito che la vicenda dell’uomo è senza dubbio surreale, ma al tempo stesso ci invita a riflettere su quanto la città sia effettivamente preparata a garantire una mobilità sicura e accessibile per tutti. Questo episodio, purtroppo, non è solo un caso isolato di incoscienza, ma una spia di una realtà che spesso dimentica le necessità delle persone con disabilità. Se una persona disabile arriva a scegliere una strada tanto pericolosa per evitare il traffico, forse la città ha qualche problema nelle alternative di mobilità. In fin dei conti, non è tanto una questione di corsie veloci, ma di offrire a tutti la possibilità di muoversi liberamente e in sicurezza. Magari, in futuro, potremmo avere corsie dedicate a tutti i tipi di mezzi, inclusi quelli con sedie a rotelle – tanto per mantenere la fantasia del nostro "pioniere urbano".
VIDEO:
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video e foto di Primocanale