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di Monica Vendrame

 

Laura (nome di fantasia), una ragazza di 15 anni, sta ancora affrontando un difficile percorso di assistenza psicologica. Un anno fa, durante l’ora di ricreazione, avrebbe subito una violenza sessuale nei bagni di un istituto superiore di Genova. Secondo la sua testimonianza, un compagno di scuola, un 16enne con precedenti e fama da bullo, l’avrebbe trascinata in uno sgabuzzino attiguo ai bagni, dove si sarebbe consumata l’aggressione.

«Lo imploravo di smettere, ma lui non si fermava — ha raccontato Laura —. Anzi, diventava sempre più violento e rideva. Io ero paralizzata dalla paura, non riuscivo nemmeno a urlare».

Il racconto, confermato nel corso di un incidente probatorio, ha portato alla notifica dell’avviso di conclusione indagini da parte del pm dei minori. Il 16enne, già espulso dalla scuola, rischia ora un processo per violenza sessuale continuata e aggravata. Intanto, i legali di Laura hanno annunciato l’intenzione di fare causa anche all’istituto genovese, sostenendo che «la scuola ha il dovere di garantire la sicurezza degli studenti, soprattutto se minorenni».

Laura ha raccontato che la violenza si è interrotta solo quando il ragazzo ha sentito la voce di un professore nelle vicinanze, anche se nessuno si è accorto di quanto stava accadendo. Subito dopo, la ragazza è rientrata in classe in lacrime e ha confidato tutto a un’insegnante, che ha attivato le procedure necessarie. Pochi giorni dopo, insieme ai genitori, Laura ha presentato denuncia.

Ma le minacce non si sono fermate. Un amico di Laura, che aveva cercato di chiedere spiegazioni al 16enne, sarebbe stato affrontato nei bagni della scuola e minacciato con un grosso coltello: «Non fare il furbo, altrimenti finisci male», gli avrebbe detto.

Oggi Laura frequenta una nuova scuola, ma il trauma è ancora vivo. La sua storia è un monito sulla necessità di garantire ambienti sicuri e protetti per tutti gli studenti, soprattutto in un luogo che dovrebbe essere sinonimo di crescita e formazione.

 

 

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Monica Vendrame
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vive a Pegli, affacciata sul mare di Genova, dove il cielo e l’orizzonte si fondono, ispirando la sua anima creativa. Direttrice editoriale del quotidiano online La Voce agli Italiani, scrive articoli che uniscono rigore giornalistico a una sensibilità unica, affrontando temi sociali, culturali e di attualità con profondità e originalità. Vicepresidente dell’Associazione culturale Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura, è una promotrice instancabile di eventi culturali, dedicandosi a progetti che celebrano l’arte e la parola. Scrittrice e poetessa, traduce in versi le emozioni più profonde, trasformando il quotidiano in poesia. Attualmente sta lavorando al suo primo volume di liriche, un’opera intima e suggestiva che vedrà la luce nel 2025, promettendo di regalare ai lettori un viaggio attraverso i sentimenti e le riflessioni che animano il suo mondo interiore. Curiosa per natura, è sempre in ascolto del mondo che la circonda, con uno sguardo attento e sensibile alle sfumature della vita. La sua sete di conoscenza la porta a leggere, approfondire e rimanere aggiornata su svariati argomenti, soprattutto quelli che toccano le corde della sua anima. Nutre un amore sviscerato per gli animali, creature che considera messaggeri di purezza e bellezza, e si diletta a catturare attimi fuggenti con la sua macchina fotografica, fermando nel tempo immagini che la emozionano. Ama la pittura, apprezzandone la capacità di trasformare colori e forme in emozioni visive, e trova nell’arte in tutte le sue espressioni una fonte infinita di ispirazione. La sua vita è un intreccio di parole, immagini e passioni, un caleidoscopio di interessi che riflette una personalità poliedrica e generosa. Con la sua scrittura, il suo impegno giornalistico e la sua dedizione alla cultura, continua a seminare bellezza, ispirazione e connessione.
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