di Monica Vendrame
La notizia della morte di Toto Cutugno ha fatto subito il giro dello stivale, lasciando tanta tristezza tra quanti, in questi anni, l’hanno seguito e apprezzato.
Il cantante toscano, 80enne, malato da tempo, si è spento al San Raffaele di Milano, dove era ricoverato.
A dare la notizia della sua scomparsa, in una nota congiunta, la “Carosello Records” e la “Edizioni Curci”: “A poco più di un mese dal suo ottantesimo compleanno – si legge nel comunicato - ci lascia uno degli artisti italiani più famosi di sempre. Cantautore da oltre 100 milioni di copie, esponente della musica italiana più noto in tutto il mondo, cantautore che ha saputo portare la semplicità e la tradizione della canzone italiana anche all’estero, un artista dalla straordinaria carriera che continuerà a ispirarci e unirci”.
La carriera artistica di Cutugno è legata al festival di Sanremo, dove ha partecipato per ben 15 volte, trionfando nel 1980 con il brano “Solo noi”. In sei edizioni si è classificato al secondo posto e una volta è arrivato terzo. Nel 1983 conquista la quinta posizione con il suo successo più grande, “L’italiano”, brano che rappresenta un autentico manifesto del Bel Paese. Nella canzone, Cutugno racconta lo stereotipo dell’italiano “vero”, mostrandone caratteristiche e peculiarità.
“Lasciatemi cantare con la chitarra in mano, lasciatemi cantare, sono un italiano”. L’artista si dice orgoglioso e fiero di essere italiano, nonostante gli innumerevoli difetti e le problematiche tipiche di questo Paese.
Con la scomarsa di Cutugno muore una parte importante della melodia italiana, amata in patria e all’estero.
Ecco l’omaggio e il saluto dei colleghi (Ansa)
"Toto, amico caro ed amato. Compagno di innumerevoli ed indimenticabili momenti di spettacolo e di vita, ti auguro buon viaggio. Mi mancherai". Così Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, saluta l'artista amico con cui condivise il podio di Sanremo nel 1980 quando Toto Cutugno vince con Solo noi e lui arrivò terzo con Su di noi.
"Un doveroso omaggio a Toto Cutugno. Un Artista davvero rappresentativo per il nostro Paese. Ed era frequente condividere gli stessi palchi in tutta Europa. Fai un Buon Viaggio...". Così Angelo Branduardi su Facebook.
"Toto Cutugno era un artista, un uomo e un italiano buono e gentile. Ho molti ricordi legati a lui e sono sinceramente dispiaciuta per la sua scomparsa. Un abbraccio alla sua famiglia e ai suoi fan di tutto il mondo", scrive Laura Pausini.
"Sono addolorato, Toto Cutugno era una persona buona. Una perdita troppo grande per me, sono addolorato. Una grande perdita per tutti gli italiani e per chi ama la musica. Sembrava scontroso, invece era chiuso perché era malinconico e non triste", dice Pippo Baudo. "A quel Sanremo del 1983 capii subito che l'italiano sarebbe diventato un successo internazionale", conclude Baudo.
"Toto Cutugno, un italiano vero, se n'è andato… Autore e interprete della grande tradizione italiana. Ha scritto una delle canzoni italiane più famose del mondo, L'Italiano. Ci conoscevamo da sempre. Ciao Toto, la tua musica sale in cielo". Gianni Morandi, su Facebook, ricorda il collega.
"Ciao Toto, amico di una vita. Vivevi per la tua musica, per il tuo pubblico e per noi ci sarai sempre", il saluto dei Ricchi e Poveri.
"Una grande cultura musicale, apprezzato in tutto il mondo e spesso sottovalutato dall'intelligencija radical-chic nostrana. Un gran signore. In questo tempo di improvvisati ricordiamo chi faceva musica 'leggera' con classe, cuore e grande preparazione tecnica", ricorda il cantautore Enrico Ruggeri.
Orietta Berti scrive: "Con Toto ci siamo incontrati tantissime volte già dagli anni Settanta. Nei Festival di Sanremo e nei programmi televisivi. Ricordo con affetto una trasmissione, Piacere Rai Uno, che Toto conduceva e nella tappa di Ferrara dove andai ospite ricordo il suo grande spirito di accoglienza e la sua gentilezza. Le ultime volte ci siamo visti in Canada dove eravamo in Tournée insieme a Toronto e poi a Domenica In dove ci siamo salutati nei camerini. Non dimenticherò mai la divertente esperienza televisiva nel programma Ora o mai più, dove con Toto e tanti altri colleghi abbiamo condiviso il tavolo dei coach e abbiamo ricordato tanti aneddoti delle nostre carriere. Quando uscì il suo brano L' Italiano, ricordo che ci incrociammo anche in Belgio per delle promozioni tv. È un giorno triste. Sono vicina ai famigliari e porgo loro le mie condoglianze ".