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di Giovanni Macrì

Ore 1,30 della notte appena trascorsa, sembra una nottata tranquilla.

Sembra...

Al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Vecchio Pellegrini, nel centro storico di Napoli, si presenta, accompagnata dalla madre, una bambina di appena 12 anni con un profondo taglio al volto. Sanguinante e in lacrime. Una ferita causata verosimilmente con un’arma da taglio... un coltello.

I sanitari dopo aver prestato le cure del caso, suturando la lesione in sala operatoria e poi trasferendola al pediatrico Santobono, hanno allertato le forze dell’ordine.  

“Perdeva molto sangue, chi l’ha ferita avrebbe potuto ucciderla” -  hanno detto i medici del Pronto Soccorso dell’ospedale Pellegrini, dove la ragazzina è stata portata d’urgenza.

Sul posto, poco dopo sono arrivati i carabinieri della Compagnia “Napoli Centro” e della Sezione di Intervento Operativo.

La piccola avrebbe indicato, agli investigatori, il fidanzato, di qualche anno più grande, quale autore del drammatico crimine. Un 16enne che ha già una denuncia in atto, parente dell’ex boss camorrista Mario Savio, detto “o bellillo”  e  anche i  genitori con precedenti penali.

I precedenti del giovane sono per resistenza ed era sottoposto al percorso della messa in prova (cercando di imparare un mestiere frequentando un corso per pizzaioli).

Pare che tutto sia nato dal fatto che, stanca delle sue scenate di gelosia, la piccola lo avesse lasciato. Lui, toccato nella sua virilità, non aveva smesso di essere geloso o di infastidirla, diventando nel frattempo anche violento... sempre più violento.

Lei e il ragazzo si sono incrociati intorno all’una di notte nei vicoli della Pignasecca, vicoli deserti a quell’ora. Lei era sola alla guida del suo scooter, lui su un’altra moto con un amico. Si sono fermati e hanno cominciato a parlare, poi a discutere, quindi a litigare. Alla fine lui ha preso dalla tasca un coltello e le ha rifilato un fendente al volto.

Non c’è voluto molto agli inquirenti per scovare il giovane 16enne. Alla vista dei quali ha dichiarato: “Stavo venendomi a costituire, ho solo reagito a una provocazione!”.

Il pm minorile, dott.ssa Emilia Galante Sorrentino, ha avviato le indagini contestando al sedicenne il 583-quinquies c.p. un nuovo reato previsto dal codice rosso che punisce chi provoca una deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, e ne ha disposto il trasferimento in un centro di prima accoglienza. In attesa dell’udienza di convalida da parte del Gip il sedicenne è difeso dal penalista Domenico Dello Iacono.

La staffilata è stata data con ferocia da un individuo, seppur minorenne, con dentro un animo ancora più tagliente.

Uno sfregio come quello di sicuro rimarrà per sempre. Forse con la chirurgia estetica lo si potrà ridurre, forse... con un paio di interventi, se basteranno. Ma non è una cosa che sparirà tanto facilmente. Resterà comunque una cicatrice che le ricorderà per sempre un amore tanto precoce quanto malato.

(foto Web)

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Info Autore
Giovanni Macrì
Author: Giovanni Macrì
Biografia:
Medico chirurgo-odontoiatra in Barcellona Pozzo di Gotto (ME) dal 1982 dove vivo. Ho 65 anni e la passione per la scrittura è nata dal momento che ho voluto mettere nero su bianco parlando della “risurrezione” di mia figlia dall’incidente che l’ha resa paraplegica a soli 22 anni. Da quel primo mio sentito progetto ho continuato senza mai fermarmi trovando nello scrivere la mia “catarsi”. Affrontando temi sociali. Elaborando favole, romanzi horror, d’amore e polizieschi. Non disdegnando la poesia in lingua italiana e siciliana, e completando il tutto con l’hobby della fotografia. Al momento ho 12 pubblicazioni con varie case editrici.
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