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di Monica Vendrame

 

Non ho avuto neanche il tempo di pensare 'ora scappo', che sono stata travolta. Poi, mi sono svegliata in mezzo al ghiaccio”

 

Alessandra De Camilli, residente a  Schio (Vicenza), ricoverata all’ospedale “Santa Chiara” di Trento, è la fidanzata  di Tommaso Carollo, 48 anni,  una delle 9 vittime accertate di questa tragedia.

La donna non sapeva della sua morte, le avevano detto che era tra i dispersi. Poi la sera, pubblica il post  con il selfie in cui si baciano, e la scritta “Ti amo, Tommaso”.

Le sue condizioni sono stazionarie, è malconcia e piena di fratture  sia al braccio destro che al piede destro. Ma non solo: ci sono anche fratture al bacino e alla colonna vertebrale, e muove solo il lato sinistro del corpo, ma è una delle poche miracolate a sopravvivere al crollo dell’enorme ghiacciaio.

La donna è stata sistemata in una stanza da sola, nel reparto Ortopedia. I medici la tengono sotto osservazione, anche per verificare le sue condizioni psicologiche. Unica regola per chi entra nella sua stanza:  nessuna informazione sull’incidente, niente aggiornamenti. Ci vorrà del tempo per metabolizzare tutto questo.  Ma cosa ricorda di quel momento?

Ho sentito un rumore e guardato verso l’alto. Ho visto pezzi di neve e di ghiaccio che scendevano, ho sentito che qualcuno gridava 'via-via'.  Poi, penso di essere svenuta. Non ho avuto nemmeno il tempo di pensare 'ora scappo' , che sono stata travolta. Penso fosse impossibile fuggire da quella massa enorme. Quando mi sono svegliata c’erano i soccorsi, penso sia passata una mezz’ora. C’era il signore del rifugio, io ero in mezzo al ghiaccio.

Ricordo una ragazza seduta, la stavano soccorrendo insieme a me. -  ed aggiunge - Quando c’è stata la valanga, eravamo arrivati alla base del ghiacciaio, poi restava un percorso da fare sulla roccia. Ma ci siamo fermati e avevamo iniziato a tornare indietro. Era tardi, io non l’avevo mai fatto quel percorso. Mi sembrava troppo lungo, era anche caldo. Ma chi poteva immaginare una cosa del genere? Ero con Tommaso in cordata, lui era già andato altre volte, poi lui conosceva le guide, le avevamo agganciate al rifugio.

Nessuno ci ha detto che era pericoloso salire, c’era un sacco di gente che andava tranquilla. Eravamo partiti alle 7 del mattino, quindi non era freddo ma nemmeno caldissimo.

Dopo il crollo della massa di ghiaccio non ho più visto Tommaso, mi hanno detto che è disperso.

Ricordo bene fino al momento in cui abbiamo sentito il rumore provenire dall’alto. Ricordo di aver visto materiale ghiacciato cadere verso di noi. Poi il nulla. E quando mi sono svegliata, uno dei soccorritori mi ha messo in mano un telefonino e mi ha detto 'questo è tuo' .

La donna tiene vicino a sè il cellulare ma risponde solo alle chiamate dei genitori. Non riesce ancora a rispondere ai messaggi per una questione di mobilità delle dita.

Nelle ultime ore, sulla sua pagina facebook sono arrivate decine di saluti, tutti dello stesso tenore: “ Forza Alessandra, siamo con te”. Tutti senza risposta, fino a ieri sera, quando a un certo punto la donna ha postato una foto che trafigge il cuore: lei e il compagno che si baciano sulla cima di una montagna.  Con la scritta: “Ti amo Tommaso sempre e per sempre”.

E in seguito ha postato anche un messaggio per ringraziare tutte le persone vicino a lei in questo momento.

Probabilmente adesso saprà..le condoglianze sono arrivate a centinaia..il cuore di ognuno di noi si fa piccolo piccolo.

 

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Info Autore
Monica Vendrame
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vivo a Pegli (Genova). Sono vicepresidente dell'Associazione culturale "Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura" e promuovo eventi culturali. Sono redattrice del quotidiano online "La voce agli italiani" e collaboro con il periodico "La voce del Savuto". Amo il teatro e la lettura.
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