di Giovanni Macrì
“Se ne avessi la possibilità e l’autorità mi prodigherei per creare per i No Vax campi di concentramento” - e prosegue - “Se poi si comportano bene e non fanno i capricci creerei per loro anche dei forni per “tenerli al calduccio”.
Sulla piattaforma social LinkedIn di un dirigente medico degli Ospedali riuniti Villa Sofia - Cervello di Palermo, il dr. Fausto Di Marco, è apparso questo messaggio scioccante, che poi, prontamente, è stato cancellato.
Dal canto suo il professionista si difende gridando a viva voce la sua innocenza: “Non riconosco la paternità di quanto è stato scritto, anche perché ne sono venuto ora a conoscenza, grazie a degli amici che sanno come la penso; io sono sicuramente per i vaccini, non sono affatto per le camere a gas: solitamente le vite le salvo!”. Attribuendo il tutto ad un hackeraggio del suo account.
Non appena appresa la notizia, l’europarlamentare e candidata a sindaco del capoluogo siciliano, Francesca Donato, si è espressa: “Trovo inammissibile e indecente che un medico parli in questa maniera di uomini e donne che hanno scelto liberamente di non vaccinarsi!" - impegnandosi in prima persona di segnalare lo spiacevole fatto all’Ordine dei medici di Palermo, proseguendo - “…perché soggetti di questo tipo stiano lontani dai nostri ospedali!”.
Lo stesso Ordine, a seguito di questa segnalazione ha diramato un comunicato che recita: “Noi come Ordine ci dissociamo fermamente da qualunque affermazione social irresponsabile espressa dai suoi iscritti contro i no vax" - promettendo inoltre di effettuare puntuali indagini per gli eventuali provvedimenti da assumere contro il soggetto per la diretta violazione del Codice di Deontologia medica.
Il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, il Prof. Salvatore Amato, a seguito di quest’increscioso fatto, chiarisce: “Commenti fuori luogo offendono l’intera categoria medica e tutti gli altri professionisti che ogni giorno si dedicano con abnegazione a combattere il virus per garantire salute, oltre a ledere quel sano dibattito capace di alimentare una presa di coscienza sull'importanza della vaccinazione" – ricordando inoltre che "ogni considerazione personale manifestata dai medici è legittima qualora non alimenti messaggi inconciliabili con l’autorevolezza della scienza e del mondo medico, che oltre a essere una grande rete di salute rappresenta innanzitutto una grande rete sociale!".
(foto web)