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di Giovanni Macrì

Nella notte di giorno 21 c.m., Ginevra Gioia Manganello, una bimba di soli due anni e mezzo, muore nel rogo divampato nella propria abitazione a Palma di Montechiaro, un paesino a trenta chilometri da Agrigento.

Abitavano in nove in quella casa a tre elevazioni di via San Giuseppe. La casa aveva tre stanze, una per ogni piano. La tragedia è avvenuta a causa di un corto circuito occorso forse alle luci dell’albero di natale, a una stufetta elettrica o a chissà cosa. Saranno le indagini degli inquirenti a stabilirne la causa. Ma di certo è che la bimbetta è morta bruciando viva. L’unica magra speranza è che non se ne sia accorta, passando dal sonno alla morte.

Scoppiato l’incendio la madre della bimba e la zia hanno cercato di raggiungerla e così metterla in salvo.
Invano! La bimba dormiva al primo piano, loro al piano terra!
Le fiamme che avanzavano avevano invaso tutto il primo piano impedendo ogni sorta di aiuto umano. Una volta fuori, disperati non hanno potuto far nulla se non piangere quell’angioletto che volava in cielo.
Anche il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco della locale stazione operativa non ha potuto compiere il miracolo. Quando sono riusciti a superare il muro di fiamme e la spessa cappa di fumo nero per la piccola Ginevra ormai non c’era più nulla da fare. Per domare le fiamme sono dovute passare parecchie ore. 

Le otto persone sopravvissute, fra cui i genitori e i cinque fratellini di Ginevra, rimasti senza casa, sono stati sistemati dal Comune di Palma, con la collaborazione della cooperativa “Il Sole”, in un altro alloggio fino a quando la palazzina della tragedia resterà sotto sequestro e inagibile.
Il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, intervistato: “Quando l’edificio verrà dissequestrato, ci occuperemo dei lavori per restituirlo alla famiglia. Come Comune ci faremo carico dei funerali e della sepoltura del piccolo angelo. Il giorno delle esequie sarà lutto cittadino!” - sospendendo anche tutti gli eventi per le festività natalizie, come del resto è stato fatto a Ravanusa sempre nell’agrigentino.

Un fascicolo contro ignoti è stato aperto dalla Procura di Agrigento diretta da Luigi Patronaggio, per incendio colposo e omicidio. Il coordinamento delle indagini è stato affidato alla Pm Maria Barbara Cifalinò. Sarà poi il nucleo investigativo antincendio dei Vigili del Fuoco di Palermo a cercare di fare luce su cosa abbia determinato il cortocircuito. Così come saranno i tecnici specialisti a stabilire se il fuoco sia stato innescato da una stufetta elettrica, da un condizionatore, o da chissà cosa.

Una tragedia forse che si poteva evitare? Di sicuro un destino crudele e infame che non guarda in faccia nessuno!

Tutta la redazione profondamente si unisce al dolore di una intera comunità e a quello parenti sconvolti per la perdita della piccola Ginevra. 

 

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Info Autore
Giovanni Macrì
Author: Giovanni Macrì
Biografia:
Medico chirurgo-odontoiatra in Barcellona Pozzo di Gotto (ME) dal 1982 dove vivo. Ho 65 anni e la passione per la scrittura è nata dal momento che ho voluto mettere nero su bianco parlando della “risurrezione” di mia figlia dall’incidente che l’ha resa paraplegica a soli 22 anni. Da quel primo mio sentito progetto ho continuato senza mai fermarmi trovando nello scrivere la mia “catarsi”. Affrontando temi sociali. Elaborando favole, romanzi horror, d’amore e polizieschi. Non disdegnando la poesia in lingua italiana e siciliana, e completando il tutto con l’hobby della fotografia. Al momento ho 12 pubblicazioni con varie case editrici.
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