di Giovanni Macrì
Non tende a cessare la fila di morti causati dal violento nubifragio, il ciclone “Medicane” (Mediterranean Hurricane - depressione a vortice simile ai cicloni tropicali, ma con dimensioni minori e diametro di circa 300 chilometri), che si è abbattuto nei giorni addietro sulla Sicilia orientale.
Questa volta è toccato a un uomo di circa 53 anni di Pedara morto a Gravina di Catania, annegando nel fiume in piena causato dall’ondata di maltempo che lo ha travolto.
L’uomo dopo esser scivolato in strada è stato investito dalle acque impetuose, trascinato e rimanendo incastrato sotto un’automobile ferma.
Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare!
Nonostante tutti gli sforzi effettuati dai volontari della Misericordia, dopo i residenti, i primi ad arrivare sul luogo, in otto si sono adoperati per sollevare l’auto, hanno tentato la rianimazione cardiopolmonare. Sono stati quindi allertati il 112 e i vigili del fuoco. Per l’uomo ormai morto, non c’è stato nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione sembrerebbe che la vittima sia scesa dalla sua auto, forse dopo un incidente stradale e quindi sia rimasta travolta dalla furia dell’acqua.
Il forte nubifragio, durato parecchie ore, ha messo in ginocchio anche l’intera città di Catania trasformando le strade e in particolare la centralissima via Etnea, in un fiume in piena, e piazza Duomo in un enorme lago. Allagato lo storico mercato della “Pescheria”.
Decine le chiamate ai Vigili del Fuoco che son dovuti intervenire con dei mezzi anfibi per soccorrere degli automobilisti rimasti bloccati nelle loro auto sommerse dall’acqua.
Impegnativo anche l’apporto della Protezione civile regionale e di associazioni di volontari che si sono adoperate per soccorrere famiglie e automobilisti bloccati dall’impeto dell’acqua.
Scene di comprensibile panico anche al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale “Garibaldi Nesima” dopo che acqua e fango hanno invaso la struttura. Allagato anche il palazzo che ospita la direzione personale del Comune in piazza Gandolfo.
Piove pure dentro il Tribunale, sia nella struttura principale di piazza Giovanni Verga che in quella di via Francesco Crispi. Pericoli anche per chi percorre la tangenziale, allagamenti si registrano in particolare tra San Giovanni Galermo e Misterbianco.
Il sindaco del centro etneo, Salvo Pogliese, su Facebook scrive ai suoi concittadini: “Esorto tutta la popolazione a non uscire di casa se non per ragioni di emergenza, perché le strade sono invase dall’acqua. Sono in contatto con la Protezione civile nazionale e nelle prossime ore faremo una riunione con il Prefetto e le altre forze dell’ordine per fronteggiare il disastro di queste ore. Tutti gli uomini e le donne della Protezione Civile con i volontari stanno lavorando per rispondere alle centinaia di chiamate di emergenza, insieme ai Vigili del Fuoco e alle Forze dell’Ordine. Sono tanti i cittadini intrappolati che chiedono interventi di emergenza per lo straordinario livello di forza raggiunto dalla pioggia”.
Disponendo di seguito per la gravità della situazione, in accordo con il Prefetto, la chiusura immediata di tutte le attività commerciali fino alla mezzanotte.
Oggi il capo della Protezione civile, il dott. Fabrizio Curcio, sarà in prefettura a Catania per toccare con mano la situazione e per valutare le condizioni del meteo: “Verificheremo che si sia pronti a un peggioramento previsto già per domani sera. I cittadini e le istituzioni devono essere pronti!”.
Il prefetto di Catania, la dott.ssa Maria Carmela Librizzi, ha infatti convocato per le 16,30 di oggi una riunione a Palazzo Minoriti per fare il punto sulla situazione determinatasi a causa dell’eccezionale ondata di maltempo che sta interessando da domenica scorsa il territorio provinciale e che dovrebbe proseguire anche nei prossimi giorni.