di Lorenzo Rossomandi
Quando smetteremo di essere dei bambinoni, forse riusciremo a risolvere gran parte dei nostri problemi.
I bambini sono una cosa stupenda e la loro ingenua e pulita visione del mondo è qualcosa che riscalda il cuore.
Ma per noi adulti quell’ingenuità risulta ridicola.
Ridicolo è pensare che un anno possa essere buono o nefasto e ancor più ridicolo è sperare che le cose possano cambiare solo perché ci diverte contare a ritroso tutto assieme con una bottiglia di spumante in mano.
Ridicolo è pensare che, senza applicarsi in modo diverso da ciò che facciamo, le cose possano migliorare.
Ridicolo è aspettare che sia sempre qualcun altro a risolvere le cose. Ancor più ridicolo sperare che a farlo sia un cambio di una cifra. Che un “cinque” messo in fondo ad un numero possa cancellare ciò che un “quattro” ha combinato.
E questo atteggiamento infantile lo trasmettiamo ai bambini che si fanno male, ad esempio, sbattendo ad un tavolino, consolandoli dando colpa al tavolino “cattivone”.
Secondo questo modo di approcciarsi alle nostre “sventure”, la colpa non è nostra, ma dell’anno che sta finendo, delle lenticchie andate a male, dell’oroscopo, del gatto nero che attraversa la strada, del tipo che ci ha toccato e porta sfiga, del piede sbagliato appoggiato a terra appena alzati.
Mai che la colpa dei nostri fallimenti o sventure sia nostra.
E poi, se ci pensate bene, è ancor più ridicolo lamentarci di un anno trascorso come se fosse tutto da buttare. Avete questa sensazione? Non avete avuto alcun momento felice? Nessuna soddisfazione? Nessun fatto che riteniate importante e che possa riempirvi di orgoglio? Niente che possa valer la pena di essere ricordato?
Ne siete davvero sicuri?
Se è così allora non offendetevi se vi dico che a mio a viso la “colpa” non può essere che la vostra.
Battersi per migliorare la propria esistenza, o quella dei nostri cari, senza andare a scomodare il più ampio “bene comune”, già di per se dà un senso alla propria esistenza e ci fa sentire meno inutile. Che abbiate fatto poco o assai, che abbiate inciso poco o tantissimo, che siate riusciti o meno, solo l’impegno a migliorare le cose porta a fare un bilancio non troppo negativo di qualsiasi periodo analizziate.
L’unico augurio che vi faccio é che riusciate a sostituire la frase: “auguri per l’anno nuovo” con un più efficace: “diamoci da fare!".