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di Ettore Zanca

Qualche giorno fa abbiamo assistito alla polemica sulla contentezza della Pilato per il quarto posto alle Olimpiadi.

A dire di una commentatrice Rai non doveva esserlo perché non aveva vinto. Ci si è scannati sui social su questo tema come su tutto ciò che poi il giorno dopo è “buono solo per incartare il pesce” come si dice per i giornali.

Eppure c’è chi ha pianto di felicità addirittura per un sesto posto. La ragazza che vedete in foto si chiama Andrea Spendolini Sirieix, una tuffatrice inglese di 20 anni. Un paio di giorni fa ha partecipato alla gara di tuffi dalla piattaforma 10 mt, non arrivando in zona medaglie. Intervistata alla fine della sua prestazione, Andrea è scoppiata a piangere dicendo “sono felice. Non sono per nulla arrabbiata di come è andata, le altre ragazze si sono tuffate in maniera perfetta e hanno meritato il podio. Stamattina mi sono alzata pensando che ero contenta di partecipare a questa gara, perché tre anni fa non avevo nemmeno più voglia di vivere e adesso sono qui. Ora scusatemi ma voglio correre dalla mia famiglia”.

Si è scoperto che tra le scorse olimpiadi e queste, Andrea ha avuto molti problemi di salute mentale e che ha lottato e sta lottando per risolverli. Essere già ai giochi e aver ritrovato la voglia di fare quello che ama anche non vincendo per lei è stato un traguardo enorme.
Perché forse è vero che si va alle Olimpiadi ogni 4 anni e ci si fa il mazzo per vincere. Ma è altrettanto vero che esistono podi invisibili che non hanno medaglie e per quelli gareggiamo volendo battere demoni, fantasmi, angosce e traumi.

Non ci premia nessuno. Ma siamo felici lo stesso. Dipende da che punto guardi il mondo, cantava quello. E poi, anche senza medaglia, non vediamo l’ora di abbracciare chi è sangue nostro. Che lo sia per famiglia o perché ce lo siamo scelti.

 

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Info Autore
ETTORE ZANCA
Author: ETTORE ZANCA
Biografia:
Ettore Zanca, nato a Palermo nel 1971. Laureato in giurisprudenza, consulente di comunicazione e diritto, insegna storytelling emozionale e sportivo per corsi di comunicazione, aziende e per la didattica scolastica. Cura progetti di narrativa per pazienti pediatrici e ragazzi autistici insieme ad aziende ospedaliere di eccellenza. Ha collaborato come storyteller a progetti ospedalieri di comunicazione per L'istituto Giannina Gaslini, la fondazione Gaslininsieme ETS, PAFVG, Progetto autismo Friuli venezia Giulia, L'ospedale Bonino Pulejo di Messina, La Content e Power Speaking. Ha collaborato come consulente per i contenuti narrativi e come giurista d'impresa con varie aziende del settore edile, legale, vinicolo, HR e risorse umane, con studi di architettura e nel settore dell'abbigliamento oltre che occuparsi di contenuti come autore nel settore dell'informazione sportiva e calcistica in particolare. Tiene corsi di scrittura e sul valore emozionale della narrazione social e sull'importanza etica dei contenuti e come migliorarli. firmatario del manifesto etico contro la comunicazione ostile sul web. Ha scritto Zupì e gli infedeli, la favola di Don Pino Puglisi e Vent’anni per Coppola Edizioni, con cui ha vinto il premio per la legalità Torre dell’orologio 2012. Ha vinto il premio speciale Fame di Parole della Società Italiana di Psicologia e Criminologia con il racconto Meglio Essere Peter Parker, sui disturbi alimentari. Ha scritto i racconti Oltre la linea bianca e La giostra della memoria per Urban Apnea Edizioni, Zisa Football Club per Cartacanta e Stiamo arrivando per Gemma Edizioni. Collabora con Repubblica, Corriere dello Sport, Guerin Sportivo, Tuttomercato Web e StadioNews 24. Ha partecipato alla stesura dell'inno ufficiale del Palermo Calcio scritto da Lello Analfino dei Tinturia. Il suo racconto in onore delle vittime del Ponte Morandi, Tutta in un ponte la mia gatta, è stato inserito nella mostra Quella volta sul ponte, a Palazzo Ducale a Genova. Inserito nella Mappa Letteraria del Comune di Palermo, con il racconto dedicato alla strage di Via D’Amelio, Goffredo. Con Ianieri Edizioni ha pubblicato il libro E vissero tutti feriti e contenti. Il suo secondo romanzo è stato Santa Muerte, sempre con Ianieri con cui ha vinto il premio Etnabook 2020 del Presidente della Giuria. Il suo terzo romanzo, uscito nel 2022, è L’Oceano oltre la rete, edito da Arkadia. Si occupa di web reputation e di consulenza nei temi di diritto per vari settori della comunicazione. In particolare per: uso dei social media per aziende e per i dipendenti, i profili sanzionatori individuali e aziendali. Elabora strategie di comunicazione multilivello per fundraising, e creazione di strutture narrative per campagne di donazione e volontariato nel terzo settore. Nel 2024 ha dato vita a uno spettacolo con Emilio Limone e Diego Colaiori, "I nostri ricordi", dedicato al calcio, alle maglie da gioco e alla storia degli anni '80 e ha partecipato allo spettacolo "Sanremo tra le note e la storia" rappresentando il Festival di Sanremo presente.
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