E' una notte fredda questa, una di quelle notti che fanno pensare alla neve e al Natale. Una di quelle notti che portano con sé la magia della speranza e della possibilità che possano avverarsi sogni e desideri...
Sto ascoltando le note de ” Heal the world” di Micheal Jackson...
“Think about, ehm, the generations and
Say we wanna make it a better place for our children
And our children's children, so that they
They, they know it's a better world for them
And think if they can make it a better place
There's a place in your heart
And I know that it is love
And this place could be much brighter than tomorrow
And if you really try
You'll find there's no need to cry
In this place you'll feel there's no hurt or sorrow
There are ways to get there
If you care enough for the living
Make a little space
Make a better place
Heal the world
Make it a better place
For you and for me and the entire human race
There are people dying
If you care enough for the living
want to know why
There'sMake a better place for you and for me
If you a love that cannot lie
Love is strong, it only cares for joyful giving
If we try, we shall see
In this bliss we cannot feel
Fear or dread, we stop existing and start living”.......
Un subbuglio di emozioni incredibili. Una sottile vena di tristezza pervade il mio sentire, un dubbio mi assale....perché “un mondo pieno d'amore” deve essere un sogno? Perché non ci viene naturale consegnare alle generazioni future “un posto migliore”?
Non dimentichiamo che la bontà, la gioia, la bellezza sono prerogative non solo del periodo natalizio ma esse ben si adattano a tutti i periodi dell'anno! Cerchiamo di inseguire tutto ciò che ci fa stare bene senza farci sopraffare dalla superficialità ma conserviamo intatto il senso delle cose, la semplicità delle azioni di quelle che ci scaldano il cuore e ci fanno tenere vivo il legame con le nostre radici. Ricordiamo che siamo quello che amiamo e quello che scegliamo di essere! Mai come in questo anno ci siamo resi conto di quanto sia effimera la vita e soprattutto ciò che è veramente importante...Impariamo dunque, con poco, a rendere vivibile questa nostra enorme casa universale.