di Monica Vendrame
L’estate 2022 è arrivata in netto anticipo, il grande caldo ininterrotto costringe tutti a boccheggiare, con la colonnina che sfiora spesso i 37-40°.
Sono tante le persone che, complici le giornate di sole e le alte temperature, desiderano trovare un po’ di refrigerio al mare. Gli stabilimenti balneari vengono presi d’assalto ogni giorno della settimana, tra tanta voglia di vacanze, mare e un “aumento dei prezzi” dietro l’angolo (strascico dovuto alla pandemia e inflazione alle stelle).
Il caro-ombrello ha acceso dure polemiche, tanto da destare rabbia tra i consumatori che l’hanno trovato esagerato. Addirittura è stato paragonato a quello della locazione di un immobile.
Ma quanto costa esattamente affittare sdraio, lettini, ombrelloni e cabine balneari?
Secondo le stime di “Altroconsumo” quest’anno il rincaro, rilevato in tutti i lidi italiani, si aggira intorno al 10% in più rispetto all’anno precedente. I gestori hanno “ritoccato” le tariffe per contrastare l’aumento cospicuo dei costi di gestione, in particolare dell’energia elettrica, del gas e delle materie prime. A rimetterci, come al solito, è l’ultimo anello della catena commerciale, vale a dire i clienti abituali e i vacanzieri di passaggio.
La località più cara, seconda una stima, è risultata Alassio (SV), pittoresca cittadina della Riviera Ligure: facendo una media dei prezzi delle prime quattro file, si spendono 323/380 euro per una settimana nella prima decade di agosto.
Seguono Gallipoli (in Salento) 282 euro; Alghero (Sassari) 194 euro; Viareggio (Lucca) 184 euro.
Le località meno care sono invece Senigallia (Ancona) 129 euro; Rimini, dove si paga 146 euro per la prima fila (e 108 euro dalla 4 in poi); Lignano (Udine) 142 euro; Anzio (Roma) 159 euro.
Secondo il presidente di Federconsumatori, Michele Carrus, gli aumenti dei listini sono del tutto ingiustificati:
“E’ vero che anche i gestori dovranno sostenere maggiori costi, ma è altrettanto vero che, quella alle porte, sarà una stagione balneare segnata da minori restrizioni e misure di contenimento, che consentirà ai lidi di avere più clientela e di lavorare a pieno regime, rispettando alcune regole”.
Se si vuole risparmiare, l “Associazione Altroconsumo” consiglia:
“Scegliere qualche spiaggia più lontana che permetterebbe di rinunciare a qualche comodità logistica, allontanandosi dalle zone più frequentate e dal centro del paese”
“Se dormite in un albergo, chiedete consiglio all’albergatore che magari ha una convenzione con uno stabilimento per far avere sconti ai suoi clienti”
“Se si va durante l’alta stagione, luglio e agosto, si paga di più rispetto a giugno e settembre
“L’ombrellone costa meno del gazebo, la sdraio costa meno del lettino e così via. Prima e seconda fila di ombrelloni di solito costano di più rispetto alla retrovie. Ma se non avete bambini da curare mentre fanno il bagno, che comunque potete osservare alzandovi e camminando lungo la battigia, non è detto che valga la pena stare in pole position, prendendosi le pallonate di chi gioca in riva al mare”.