di Arianna Di Presa
Nel presente articolo intendo approfondire il profilo letterario attraverso delicate sfumature ontologiche del noto scrittore e musicista abruzzese Antonio Masseroni.
Classe 1978, Masseroni nasce a Giulianova in provincia di Teramo e risulta fortemente abile nel saper creare un’unione indissolubile tra melodia e parola idonea a formare un universo perfettamente sospeso intriso di sogni e realtà.
I suoi romanzi principali risultano quattro e come si evince dai titoli di tale percorso narrativo si può estrapolare una notevole connessione con la natura; “La nostalgia dell’acqua,” si profila come un genere fantasy e fantascientifico dalle tinte oniriche con sfumature ancestrali, dove le storie dei personaggi assembrano passato e futuro (2014). Proseguendo con “Riverberi d’ombra” pubblicato per la prima volta nel (2016) e successivamente articolato in un’edizione più recente (2020) permette ai lettori di addentrarsi nella gelida insicurezza dell’anima di fronte al cambiamento, un processo raffinato e psicanalitico perseguitato dall’ombra, che si funge la primordiale interprete di un irraggiungibile inconscio conoscitivo pubblicato da Artemia Editore. Nel (2017) invece, l’autore predilige la sensazione del trovarsi ingabbiati nel proprio mondo interiore che riporta egregiamente nel testo “Le nuvole di Avel,” in cui il senso dell’Io si sgretola perennemente e l’anima diventa dispersa come un profugo senza approdo inghiottito dalle onde del mare.
“Il sognatore di specchi” (2019) è dunque, una sorta di autobiografia al fine di comprendere l’esistenza sognata, tracciata con egregia maestria da Antonio Masseroni, dove si assiste ad una sentita fonte esistenzialista, insista nei palpiti animici dello scrittore in questione, emblematica e attuale, per restituire ai fruitore un profondo abbraccio abissale e avvicinarsi all’ineccepibile mistero cosmico.
“"I sogni sono soltanto specchi, credimi. Loro ci dicono chi siamo. Attraverso loro vediamo noi stessi, ma non come faremmo nella realtà. Bensì con tutte le diverse sfumature della nostra anima che spesso ci restano nascoste. Senza i sogni siamo poco più che carne e sangue, Gabriel. Carne e sangue..."
(A. Masseroni “Il sognatore di specchi”, Infinito Edizioni.)