Cuveglio, Varese / Raffaella Mattana: la ricordatrice nostalgica
di Sergio Melchiorre
Raffaella Mattana, massofisioterapista all’Ospedale Causa Pia Luvini di Cittiglio (Varese), è nata a Luino nel giorno di Natale del 1971.
di Sergio Melchiorre
Raffaella Mattana, massofisioterapista all’Ospedale Causa Pia Luvini di Cittiglio (Varese), è nata a Luino nel giorno di Natale del 1971.
di Francesca Piovesan
Di stanze e strali è l’esordio poetico di Paola Marchesan, poetessa veneta, le cui origini caorlesi emergono di frequente fra i suoi versi che spesso e volentieri evocano il mare. Il libro nasce in modo estemporaneo, seppure dopo la partecipazione a un corso di lettura e scrittura poetica organizzato da Samuele Editore. Evidentemente Alessandro Canzian, titolare della casa editrice, ha subito colto le potenzialità della scrittrice se ha poi deciso di pubblicarla nella collana Callisto curata da Elisabetta Zambon, che è anche la prefattrice di questa raccolta. In effetti, sin da una prima lettura, questi versi si impongono per una personale efficacia e limpidezza delle immagini, nonché per un linguaggio denso e nitido. Il tema di fondo, che pervade l’intera raccolta, è quello dell’attesa, che pare segnare per l’autrice ogni attimo della vita in bilico tra sospensione e promessa futura, carica di un’inesauribile energia vitale: “Un ciliegio che attende un chissà di fiorire”.
di Anna Turotti
In un mondo difficile come quello di oggi, dove regnano indisturbate confusione e disorientamento, più che mai noi tutti abbiamo bisogno di poesia.
Lo scrittore Domenico Bianco, pinerolese d’adozione, ma d’origini abruzzesi, appassionato di medicina naturale, d’iridologia, di riflessologia, di poesia, radioamatore e fondatore del «Premio Pablo Neruda» e del «Premio Letterario Città di Pinerolo», arrivato alla 32ª edizione, ha pubblicato «Minùc», Edizione Librintasca (Vernole), un libro straordinariamente coinvolgente, dove tratta, in maniera realistica ed appassionata, le vicende personali dello zio Carmine Bianco, chiamato «Minùc» con la passione e la determinazione che caratterizzano da sempre gli abruzzesi.
di Gabriella Paci
Tutti o quasi tutti abbiamo sentito parlare, almeno una volta, del misterioso Banksy, l’artista di strada che è tornato ultimamente a far parlare di sé con nuovi stencil.
di Sergio Melchiorre
«Annalisa Tomasini, - come scrive Franco Migliaccio - si muove disinvoltamente fra i generi artistici creando vedute urbane, scenari naturalistici e un mondo popolato di figure umane. Le cui figure sono sottoposte ad un processo di mitizzazione, quasi mai colte nel gesto quotidiano ma sempre rivestite, al contrario, di un’aura metamorfica che oscilla tra l’allegoria e il simbolo. Figure, quindi che assumono significati più ampi, che vanno oltre il loro essere semplicemente figure per diventare presenze dotate di un’alta pregnanza contenutistica».