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Santagada, Direttore Confcommercio: “Bene l’aumento della clientela e del volume di vendita, ma c’è il rischio di un’erosione della marginalità in vista del Natale”.

Cosenza, 25 novembre 2021. Ormai da qualche anno il Black Friday ha preso piede anche in Italia, monopolizzando le vendite del l’ultimo week-end di novembre.

Per molti si tratta dell’occasione giusta per iniziare a realizzare i regali di Natale, per altri di una semplice opportunità di risparmio nell’acquisto di qualche prodotto.

Certamente tra i prodotti più gettonati troviamo i capi di abbigliamento, seguiti dai prodotti di elettronica e dagli accessori.

Quest’anno inoltre, le stime tornano ai livelli di interesse e fatturato del 2019. In particolate si stima un incremento medio delle vendite del 50% rispetto al 2020 ed in linea con quelle del 2019.

La stima positiva deriva anche dalla spinta ai consumi registrata dall’inizio della primavera con vendite in costante crescita rispetto all’anno precedente, dato normale se si considerano le chiusure a cui le attività commerciali sono state soggette lo scorso anno nello stesso periodo.

Per Maria Santagada, Direttore di Confcommercio Cosenza e Calabria: “Il Black Friday senza dubbio attira l’interesse dei consumatori a caccia dell’affare in vista della stagione natalizia nei negozi delle nostre città.

Tuttavia, le stime sui volumi di vendita non vanno lette solo in senso positivo in quanto le promozioni in piena stagione, alle porte del Natale, danneggiano soprattutto quegli operatori dei negozi multibrand che sacrificano una marginalità che, dopo il drastico calo delle vendite del 2020 e di inizio 2021, è divenuta sempre più di sopravvivenza.

Va detto anche però che il Black Friday rappresenta anche una risposta del commercio al contenimento dell’inflazione ormai in forte aumento”.

 

“Cinema e territorio. Bellezze” è il tema della tavola rotonda in programma domenica 28 novembre alle ore 18.30 al cinema Garden di Rende. L’occasione è la prima nazionale del docufilm “TredicesimaEssenza” scritto e diretto da Gianfranco Confessore e prodotto dall’associazione culturale Creazione e Immagine.

 

di Gabriella Paci

L’Inps ha finalmente pubblicato le istruzioni per richiedere il reddito di libertà destinato a donne assistite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali. E’ un provvedimento del 2020 istituito dal decreto legge 34 e disciplinato dal decreto del presidente del consiglio dei ministri che, a brevissimo, dovrebbe diventare attivo online.

di Paolo Russo

Ho dedicato più di vent'anni allo studio della Psicologia e mai come in questo periodo ho sperimentato l'inerzia di un'intera categoria professionale.
In un periodo nero per la storia dell'umanità, noi Psicologi avremmo dovuto utilizzare tutte le nostre competenze non permettendo di ridurre le nostre opinioni tecniche al mero buonsenso di qualche ospite in tv.
Avremmo potuto spiegare perché la comunicazione non deve essere aggressiva e violenta. Potevamo insegnare a parlare con i bambini e gli anziani.
Avremmo dovuto insistere sull’importanza di ripristinare le fasce protette e impedire che si colpevolizzasse lo stare insieme dei bambini di qualsiasi età. Avremmo dovuto esserci come comunità unita, come professionisti attenti alla dignità della persona, come promotori di benessere scevri da condizionamenti morali e invece ci siamo divisi, ci siamo sospesi compiaciuti di aver scimmiottato l’Ordine dei Medici promotore di una pratica di cura che ci è totalmente estranea.
La Psicologia tutta ha fallito nell’espressione del suo potenziale. Non ha per nulla inciso sul dibattito sul virus lasciando che questioni complesse e tecniche fossero affrontate come chiacchere da bar. Nessun medico avrebbe permesso che uno psicologo potesse parlare di vaccini e invece noi abbiamo sentito trattati di psicologia dello sviluppo fatti da virologi con tematiche relative a quanto fosse figo vaccinarsi e vergognoso essere figli di padri sfigati.
L’Ordine degli Psicologi ha compiaciuto il sistema perlomeno pubblicamente dimostrando una certa subordinazione all’Ordine dei Medici che ha seguito una certa logica, che non condivido per nulla, costringendo al vaccino i medici in virtù di un credo verso la cura farmacologica.
L’Ordine degli Psicologi non si è opposto al fatto che la stessa logica fosse adottata anche per i suoi iscritti.
E’ come se il governo avesse imposto una psicoterapia personale (obbligatoria per la formazione degli Psicoterapeuti) per svolgere la professione di medico con l’assenso dell’Ordine dei Medici.
Noi sappiamo a differenza degli altri operatori sanitari che imporre un vaccino può voler dire violare lo spazio prossemico, estorcere un vaccino con la minaccia di togliere uno stipendio se non il posto di lavoro che noi sappiamo essere anche un luogo di relazione, di aggregazione , di autostima può essere vissuto come un abuso, un danno psicologico di cui conosciamo bene la sintomatologia.
Chi fa clinica sa benissimo quanta vergogna e colpa accompagnano le vittime di abuso soggette tra l’altro ad un profondo senso di insicurezza.
Il Comitato Tecnico Scientifico non ha al suo interno neanche uno psicologo in un periodo che ci doveva vedere protagonisti.
Chi conosce le ricerche della Società Italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia (PNEI) sa benissimo che stressare una persona equivale ad abbassarle le difese immunitarie, che vissuti psicologici influenzano moltissimo il decorso di molte malattie organiche.
Avremmo potuto pure ragionare sull’utilità del vaccino come presidio medico d’emergenza in un periodo in cui c’erano poche alternative e invece nulla. Nessuno spazio all’elaborazione, alla scelta consapevole e responsabile, all'analisi del rapporto rischi benefici, al rigore scientifico della psicologia sperimentale che ci ha abituato ad analizzare i dati considerando variabili come sesso, età e stile di vita per esempio senza generalizzare gli effetti delle cure, tutti principi della deontologia psicologica.
Proprio noi che giudichiamo la nostra competenza dall’empatia e dalla capacità di saper vedere nella complessità dell’essere umano la sua ricchezza e la sua dignità, abbiamo sprecato un'occasione che avrebbe risparmiato sicuramente tanta sofferenza inutile.
 

 

Convocati 44 giocatori, 13 delle società professionistiche calabresi, tutti classe 2007. Mirarchi: “Orgogliosi di collaborare per le attività sul territorio delle nostre Nazionali”.

Catanzaro, 23 novembre 2021 – Dopo Novarello, Roma e Coverciano, è la volta del CTF di Catanzaro a ospitare l’ultima selezione destinata alla formazione della nuova Under 15. Per questo appuntamento di mercoledì 24 novembre alle 15 presso il Centro della LND calabrese, il tecnico Massimiliano Favo ha convocato 44 giocatori, tutti nati nel 2007 e provenienti dalle società del sud. Tutto si svolgerà nello stesso pomeriggio quando verranno giocate delle partite a ranghi contrapposti alla fine delle quali, sarà sciolto il raduno.

Un'attività iniziata circa due mesi fa e nel corso dei quattro appuntamenti, sono stati visionati complessivamente 176 giovani calciatori originari di tutto il territorio Nazionale, già frutto di una selezione fatta a monte dalla rete di osservatori che, sotto la direzione dell’Area Scouting della Figc guidata da Mauro Sandreani, coadiuvato da Claudio Coppi, tengono sotto osservazione i campionati giovanili per portare alla luce le migliori energie. L’ultima tappa per la formazione della Under 15 sarà il Torneo di Natale, la tradizionale kermesse a cui partecipano le migliori potenzialità calcistiche nazionali. Un incontro, questo, che ogni anno si tiene a dicembre, presso il Centro Tecnico di Coverciano: la finalità di questo raduno è l'ulteriore scrematura per comporre la prima rosa dei giocatori che prenderanno parte, con l’inizio del nuovo anno, alle attività della neonata Nazionale Under 15.  Soddisfazione nelle parole del Presidente del CR Calabria Saverio Mirarchi: “Accogliamo con piacere la selezione dei giovani atleti professionisti del Sud Italia, con la speranza di ritrovarli in un domani prossimo a calcare i prestigiosi campi della Serie A. La nostra Regione sarà sempre orgogliosa di collaborare alle attività sul territorio delle nostre Nazionali”.

Sono 13 i calciatori delle società professionistiche calabresi convocati dal Tecnico Massimiliano Favo: due portieri, Stassi del Crotone e De Lorenzo della Reggina; sei difensori, Pesce, Pagano e Basso del Crotone, Bauso e Tortoriello della Reggina, Bonofiglio del Cosenza; tre centrocampisti, Buonaccorsi del Crotone, Gatto della Reggina e Tassoni del Catanzaro; infine due attaccanti, Frasca del Crotone e Cosentino della Reggina.

 

“Durante queste selezioni – dichiara il tecnico Azzurro - abbiamo visto sui campi una qualità che dà una buona prospettiva al calcio italiano. Ultimata la tappa di Catanzaro, lavoreremo per l’ultima scrematura che ci sarà a dicembre con il Torneo di Natale dopo il quale avremo una prima rosa per la nuova Under 15. Questa è una Nazionale che si forma e cambia nel tempo ed è naturalmente in funzione della Under 17 attraverso la quale gli Azzurrini praticano la prima esperienza internazionale di rilievo in virtù della partecipazione ai Campionati Europeo e Mondiale della categoria.

 

Prima di quella data, normalmente si effettuano partite o tornei amichevoli. Infatti, alla fine del prossimo gennaio è già in programma un doppio test con i pari età del Kosovo”. Ma per raggiungere dei risultati, è necessario il gioco di squadra: “Ringrazio l’attività condotta perennemente dall’Area Scouting della FIGC: senza l’apporto degli osservatori presenti in tutte le aree geografiche dell’Italia non avremmo mai sott’occhio lo stato dell’arte. Il loro lavoro è fondamentale non solo prima delle selezioni – conclude Favo - ma anche dopo: un supporto irrinunciabile”. 

 

Elenco dei convocati 

PortieriJonatan Stassi (Crotone), Francesco Gisondi (Napoli), Ferdinando De Lorenzo (Reggina), Daniele Mondello (Palermo); 

Difensori: Luca Sassarini (Bari), Antonino Pesce (Crotone), Alessio Campanelli (Bari), Alessandro Bauso (Reggina), Salvatore Mule’ (Palermo), Victor Junior Nonga (Benevento), Vincenzo Pagano (Crotone), Mattia Passiatore (Taranto), Lucio Bonofiglio (Cosenza), Raffaele Ricercato (Lecce), Luca La Macchia (Virtus Francavilla), Domenico Tortoriello (Reggina)Leonardo Basso (Crotone), Leonardo Pertoso (Lecce), Francesco Falcone (Benevento), Antonio De Filippis (Taranto);

Centrocampisti: Antonio De Marco (Benevento), Giulio Attanasio (Lecce), Simone Pipitone (Palermo), Raul Tassoni (Catanzaro), Vincenzo Visconti (Palermo), Lorenzo Migliore (Salernitana), Francesco Palumbo (Bari), Andrea Buonaccorsi (Crotone), Davide Rosciglione (Palermo), Francesco Gatto (Reggina), Nicolo’ Spinelli (Lecce), Roberto Persia (Monopoli), Simone Capuana (Catania), Gaetano Buonsante (Bari), Vincenzo Giaimo (Messina), Fabio Polito (Taranto);

Attaccanti: Cristian Vaccaro (Palermo), Salvatore Frasca (Crotone)Aldo Cosentino (Reggina), Raffaele Federico (Catania), Alessandro La Bianca (Bari), Mario Poma (Catania), Mattia Bellanova (Virtus Francavilla), Salvatore Buccoliero (Benevento).

Staff: Supervisore Nazionale Under 15, Antonio Rocca; Allenatore, Massimiliano Favo; Tecnici Federali, Daniele Zoratto e Davide Cei; Responsabile Area Portieri, Nicola Pavarini; Preparatore Dei Portieri, Fabrizio Capodici; Preparatore Atletico, Vito Azzone; Coordinatore Area Scouting, Claudio Coppi; Osservatori: Andrea Serino, John Carrozza E Antonio Martella; Medici, Marco Scrivano e Riccardo Capitani; Fisioterapista, Fabrizio Casati; Organizzazione, Aldo Blessich; Segretario, Francesco Lupi.

 

 
Straordinaria prova degli azzurri ai Campionati Mondiali di Fotografia Subacquea e Video Subacqueo, andati in scena nel corso di questa settimana a Porto Santo, in Portogallo. I team di fotosub e videosub capitani, rispettivamente, da Michele Davino (Direttore Tecnico) e Mario Genovesi (Capo Delegazione) e da Gian Melchiori (Direttore Tecnico) si sono infatti aggiudicati quattro medaglie: un oro, con Guglielmo Cicerchia (modella: Iwona Molsa) nella categoria grandangolo con modella (fotosub), un argento con Francesco Sesso (modella: Alessandra Pagliaro) sempre nella categoria grandangolo con modella (fotosub) e due bronzi, uno con Francesco Sesso nella categoria pesce (fotosub) e uno con Enrico Rabboni (assistente: Roberto Grandoni) nella categoria movie (videosub).
 
 
In entrambe le competizioni iridate, segnate da condizioni meteomarine pressoché proibitive (correnti molto forti a tutte le profondità), gli azzurri, sia della fotosub che del videosub, hanno dimostrato di possedere delle qualità fisiche, oltre che tecniche, veramente importanti, le quali si sono rivelate alla fine decisive per portare a casa il risultato.
 
Un obiettivo, quest’ultimo, che tutti i protagonisti di questa spedizione in terra portoghese non hanno mai perso di vista, spingendoli a imprimere alle loro opere, siano esse foto o video, una forte identità. Sia Cicerchia che Sesso nella fotosub sia Rabboni nel videosub hanno trasferito nelle loro opere ciò che più ritenevano opportuno porre in evidenza, rendendole non soltanto belle stilisticamente, ma anche efficaci dal punto di vista emotivo.
 
 
Questo anche grazie al feeling che si instaura nel tempo con la propria modella, come spiega il neo campione mondiale di fotosub – categoria grandangolo con modella, Guglielmo Cicerchia, che questo titolo lo aveva già vinto in occasione del Mondiale di Tenerife del 2019: “Con Iwona c’è un rapporto di fiducia reciproco. Siamo molto affiatati quando andiamo sott’acqua. Non a caso, infatti, abbiamo vinto due Mondiali di fila proprio in questa categoria. Tra l’altro – ha aggiunto il fotografo lucchese – in questa circostanza ho provato un’emozione ancora più forte di quella avvertita due anni fa, quando ho conquistato il primo titolo iridato. Sono molto soddisfatto di questo successo e della foto che ha consentito a me e a Iwona di conseguirlo, per la quale il Presidente di Giuria è venuto a complimentarsi personalmente con noi.”
 
 
Raggiante per i risultati conseguiti, e non potrebbe essere diversamente, è anche l’altro fotografo italiano in gara, vale a dire Francesco Sesso, al suo terzo Mondiale da titolare e che, senza mezzi termini, ha definito questa competizione iridata “durissima. Senza dubbio la più dura tra quelle che ho disputato, con condizioni di mare, di vento e di corrente terribili sia per me sia per la mia modella Alessandra, che è stata superlativa. L’importante, però – ha sottolineato il fotografo cosentino – è che ne siamo venuti fuori alla grande. Con Guglielmo abbiamo occupato la prima e la seconda piazza del podio in una categoria, la grandangolo con modella, considerata da tutti gli addetti ai lavori come la più difficile.
 
Inoltre, ho conquistato un bronzo nell’altra categoria alla quale tenevo in modo particolare, ovvero la categoria pesce. Per questi risultati voglio ringraziare, oltre a Mario e a Michele, tutte quelle persone, e sono tante, che ci hanno aiutato e che mi hanno fatto sentire tra le braccia di una famiglia amorevole, che ha fatto di tutto perché arrivassero queste medaglie, che non sono soltanto mie, di Alessandra, di Guglielmo e di Iwona, ma di tutti coloro che da sempre danno tanto alla FIPSAS per poter poi gioire dei successi di chi li rappresenta nei momenti di puro agonismo.”
 
Di Mondiale “duro e intenso” ha parlato anche Enrico Rabboni, che, grazie al video denominato “The Real Virus”, ha conseguito una meritatissima medaglia di bronzo nella categoria “Movie”: “Nonostante le difficoltà dovute alle forti correnti, che hanno un po’ scompaginato i nostri piani iniziali, non ci siamo fatti prendere dall’agitazione e ci siamo impegnati al massimo, consci del fatto che il film, così come lo avevamo congegnato, sarebbe stato in ogni caso un ottimo prodotto. E così alla fine è stato. Certo – ha aggiunto il video operatore riminese – avremmo preferito salire sul gradino più alto del podio, ma anche il terzo posto costituisce indubbiamente un eccellente risultato”.
 

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