di Paolo Russo
"Non può risolvere i problemi, non ha la visione politica". Così Beppe Grillo sconfessa di fatto il leader del movimento 5 stelle Giuseppe Conte-
L'ex premier non risponde d'impulso ma chiama padre padrone Grillo facendo intuire il clima all'interno del M5s.
Il fondatore dei 5 Stelle aveva scritto sul blog: "non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco". Poi un'altra stoccata: "la consultazione online per l'elezione del comitato direttivo si terrà sulla piattaforma Rousseau".
Tutto è partito dopo che Conte in conferenza stampa aveva ribadito il suo diritto di decidere all'interno del movimento senza confrontarsi continuamente con il fondatore: "non posso essere un capo dimezzato" aveva detto l'ex premier. Grillo con lo statuto attuale infatti ha su di sè il controllo della linea da dare al monimento e può sconfessare qualsiasi azione politica che non condivide. Il suo ruolo di garante è alla prova dei fatti quello di un unico uomo al comando che può dettare la linea agli eletti.
Si è probabilmente sentito pestare i piedi Grillo per aver pubblicato sul suo blog un post in cui di fatto ha scaricato l'ex premier, a cui voleva affidare la guida del partito. "Mi sento così - spiega Grillo - come se fossi circondato da tossicodipendenti che mi chiedono di poter avere la pasticca che farà credere a tutti che i problemi sono spariti e che dia l’illusione (almeno per qualche mese, forse non di più) che si è più potenti di quello che in realtà si è davvero, pensando che Conte sia la persona giusta per questo", Grillo ha rincarato la dose con un attacco durissimo:"non può risolvere i problemi del Movimento, non ha la visione politica".
Uno scontro che non lascia presagire nulla di buono ma che probabilmente si supererà con un compromesso visto che a Grillo in primis non conviene gettare al vento un consenso elettorale, quello di Conte, che forse è l'unica speranza di tenere vivo il partito. All'interno del movimento si pensa persino a un partito per Conte ed è condivisa dai più un'insofferenza forte verso Beppe Grillo.
