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di Paolo Russo
Bisogna “responsabilizzare i cittadini, non obbligarli”, così il ministro Schillaci critica, neanche tanto velatamente, la linea Speranza dando l'impressione di voler chiudere una pagina nera della storia del nostro paese.
“Serve dare un messaggio di discontinuità, la salute pubblica va depoliticizzata, non è di destra o di sinistra”  e ancora Schillaci: “negli ultimi 3 anni si è parlato solo di Covid. Oggi però l’epidemia è cambiata e si dovrebbe iniziare a parlare di Covid 23, per far capire che la malattia è diversa da quella originaria”, ma è  sull'obbligo vaccinale che il neoministro della sanità pronuncia parole inequivocabili: “non rimetteremo l’obbligo vaccinale e saremo sempre più attenti a mediare il diritto alla salute con il rispetto delle libertà personali”.
Ricordiamo che Schillaci in pochi mesi ha riformato totalmente la linea Speranza  abolendo il rito del bollettino quotidiano su casi, morti e ricoveri Covid19: “anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi. Che sarà ora reso noto con cadenza settimanale. Fatta salva – si precisa – la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso”.
Ha reintegrato i sanitari sospesi e sta definendo un provvedimento ad hoc per l’annullamento delle multe previste dal dl 44/21.
Non sono mancati gli elogi, per il cambio di rotta del ministro. Giorgio Palù l'ha elogiato pubblicamente definendolo una persona valida. Bassetti ha rimarcato come il bollettino giornaliero delle morti da Covid fosse fuori dal tempo!
La virologa Gismondo ha esaltato la svolta Schillaci  all'AdnKronos: “fino ad oggi abbiamo visto la pandemia come una disgrazia ineluttabile e incombente e questa visione ha prodotto certamente un problema molto serio, gravando moltissimo sulla psiche, sull’economia, sulla socialità della gente. Si è creato un panico che non si è voluto neanche allentare quando la pandemia ci ha dato tregua”.
Anche Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) ha valorizzato il cambio di passo del nuovo governo sulle politiche sanitarie: “trovo giusto il passaggio a un bollettino Covid settimanale” aggiungendo: “è il tempo di ragionare sui trend e non sui dati giornalieri che spesso creano confusione soprattutto dopo il weekend”. Quanto al reintegro dei medici aggiunge: “é un messaggio di riappacificazione, una scelta corretta da parte del ministro della Salute”.
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Info Autore
Paolo Russo
Author: Paolo Russo
Biografia:
Giornalista pubblicista, Psicoterapeuta e Psicoanalista a Padova e Portogruaro, scrittore e autore del "Trattato di Poesia Clinica", conduttore e ideatore delle trasmissioni radiofoniche "I Fiumi di Jane" e "GAMMA5NEWS" trasmesse dall'emittente padovana Radiogamma5.
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