di Paolo Russo
«Ehi, amico, sei un bravo artista, sei un bravo comico, ma non faremo una guerra per metterti in mostra» così il neoeletto Presidente del Brasile Lula durante un’intervista alla rivista americana Time ha redarguito il Presidente ucraino Zelensky.
E' una sinistra diversa dal Pd italiano quella di Lula, scevra dai condizionamenti atlantici e fedele alla pace tra i popoli come valore sociale.
Lula per certi versi replica le perplessità già espresse dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che in patria, per queste posizioni , è stato molto criticato.
Lula non si è limitato a sostenere l'opportunità di cercare a tutti i costi un accordo tra le parti in conflitto ma ha evidenziato come le responsabilità della guerra non siano solo russe: «Putin non doveva invadere l’Ucraina ma non è l’unico colpevole. Vedo il presidente ucraino parlare in tv ed essere applaudito in tutti i parlamenti del mondo ma questo ragazzo è colpevole quanto Putin. In guerra non c’è mai un solo responsabile», passando poi a una critica pungente al Presidente ucraino che non lascia dubbi sull'opinione di Lula su Zelensky: «appare in televisione mattina, pomeriggio, sera, al parlamento inglese, tedesco, francese come se stesse facendo una campagna elettorale. Doveva essere più preoccupato per il tavolo delle trattative».
E ancora Lula: «potevano sedersi a un tavolo delle trattative per dieci, quindici, venti giorni, un mese intero, cercando di trovare una soluzione. Credo che il dialogo funzioni solo quando viene preso sul serio».
Lula ritiene passivo l'occidente come se ci fosse una volontà di non voler ostacolare la guerra : «nessuno sta facendo qualcosa per fermare la guerra!»