di Paolo Russo
"Onorevoli colleghi, è con forte gratitudine e grande commozione che mi rivolgo per la fiducia, ringrazio chi mi ha votato e chi no. Sarà mio onore dirigere il parlamento" così Lorenzo Fontana esordisce alla Camera dopo la sua proclamazione.
"La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l'hanno formata e l'hanno fatta grande: la grandezza dell'Italia è la diversità. Interesse dell'Italia è sublimare le diversità", prosegue Fontana.
Durante la votazione Scarpa, Ferrari e Zan, deputati del Pd hanno esibito uno striscione che riportava la scritta "No a un presidente omofobo pro Putin" facendo riferimento alle posizione politiche espresse dal neo Presidente in merito al valore della famiglia tradizionale e alla posizione di Putin nel conflitto in atto tra Russia e Ucraina (Nato).
Non sono mancate neanche le dichiarazioni del segretario (ancora per poco) del Pd Enrico Letta che ha espresso il suo disappunto via twitter scrivendo che "l'Italia non merita questo sfregio".
Non lesina la soddisfazione ovviamente Salvini che dopo l'elezione al Senato di La Russa di Fratelli d'Italia si assicura come Lega il terzo potere dello Stato. Berlusconi che ha perso potere contrattuale dopo l'astensione dal voto di ieri al Senato cerca di evitare di essere messo all'angolo accettando e votando il nome proposto dal leader della Lega.