di Paolo Russo
Mentre l'Occidente racconta, attraverso i suoi mezzi di informazione, un mondo dal punto di vista dell'Ucraina talmente assolutista da arrivare a giustificare frasi come "se non vi liberate di Putin sarete uccisi a uno a uno" succede che alcune dichiarazioni di protagonisti della vita politica e militare americana, riescano a introdurre nel dibattito pubblico una narrazione necessaria che scardina completamente tutte le premesse ideologiche che riempiono giornali e tv.
Parliamo di Richard Hayden Black, ex senatore della Virginia e ufficiale militare di carriera che ha prestato servizio sia nei Marines degli Stati Uniti che nel JAG Corps dell'esercito americano per ben 31 anni assumendo il grado di colonnello a pieno titolo.
Richard Hayden Black in una dichiarazione video che troverete in fondo all'articolo, prende una posizione netta sulle motivazioni che hanno generato il conflitto. Parlando della Russia dichiara che “il Presidente Putin ha fatto uno sforzo disperato per arrestare la marcia verso la guerra. Nel dicembre del 2021 si è spinto fino a mettere sul tavolo della NATO specifiche proposte scritte, proposte di pace per disinnescare ciò che stava per accadere. I vertici della NATO, hanno ignorato e come al solito preso tempo. A quel punto Putin, vedendo che degli ucraini armati e dotati di armi in grado di colpire e uccidere le truppe russe, erano letteralmente ai loro confini, decide di colpire per primo. Non si trattava di un attacco precedentemente pianificato”.
L'ex senatore americano rimprovera all'America e alla Nato l'ostinazione per la guerra che sta generando enormi introiti per le case produttrici di armi a discapito delle vite e della salute dei militari coinvolti: “non credo che l’Ucraina abbia voce in capitolo nella scelta tra la pace e la guerra" dice Hayden Back "penso che la decisione in merito alla pace o alla guerra venga presa a Washington DC. Finché noi vogliamo che la guerra continui, la combatteremo usando gli ucraini come intermediari e la combatteremo fino alla morte dell’ultimo ucraino”.