di Paolo Russo
E' una giornata da dimenticare per Mario Draghi quella di oggi.
Il suo discorso al Senato per chiedere la fiducia si traduce in un vero e proprio "trappolone". Lega e Forza Italia infatti si astengono dalla votazione comportandosi come aveva fatto il m5s per il dl aiuti, invitando di fatto il Premier alle dimissioni.
L'esito delle votazioni consegna una fiducia al Senato per il governo Draghi con numeri davvero esigui quasi offensivi considerando le premesse con cui la stampa aveva anticipato la giornata di oggi. Passa con 95 sì e 38 no, i rappresentanti del M5s non lasciano l'aula per non fare mancare il numero legale mentre quelli di Lega e Forza Italia non partecipano al voto.
Draghi probabilmente salirà al Quirinale già domani mattina.
Sempre più insistentemente si comincia a parlare del 2 ottobre 2022 come data per le possibili nuove elezioni.