Le aziende che operano nel settore edile, ma anche i cittadini che in questo periodo intendono usufruire delle agevolazioni fiscali mediante sconto in fattura e cessione del credito per gli interventi edilizi e di riqualificazione, si trovano in una situazione precaria ed instabile. Infatti, gli istituti di credito grandi e piccoli hanno di fatto chiuso le piattaforme di cessione sottolineando l’impossibilità a procedere con nuove richieste.
La deputata di Coraggio Italia, Lucia Scanu, ha presentato un’interrogazione al Ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti per chiedere quali provvedimenti intenda adottare per salvaguardare i crediti fiscali del 2021 e se sia possibile ed opportuno: prorogare la scelta al 15 ottobre 2022, con possibilità in caso di opzione per la cessione del credito di poter modificare la dichiarazione dei redditi precompilata prima dell'invio; consentire di portare la detrazione per i crediti 2021, al 2022, ovvero nella dichiarazione dei redditi dell'anno 2023.
Queste le ipotesi presentate nel documento parlamentare della deputata Scanu: “sappiamo che i plafond a disposizione non sono illimitati e se le norme consentivano, dopo una prima cessione libera, soltanto due ulteriori cessioni esclusivamente a istituti bancari e assicurativi, anche questi prima o poi sarebbero stati destinati ad un blocco. Inoltre- prosegue la parlamentare- con il decreto Bollette ed Energia si è cercato di porre riparo, andando ad elevare da 3 a 4 il numero di cessioni effettuabili con la previsione della facoltà di un'ultima cessione, da parte delle sole banche a favore dei soggetti coi quali abbiano concluso un contratto di conto corrente.”
C’è da notare che i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società e i titolari di partita IVA, che sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2022, possono trasmettere le comunicazioni di opzione per lo sconto sul corrispettivo o per la cessione del credito, anche successivamente al 29 aprile 2022, ma comunque entro il 15 ottobre 2022. La proroga non dovrebbe però riguardare i condomini, le società semplici e le persone fisiche senza Partita IVA che resterebbero ancorati al dispositivo dell'art. 10 quater del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 "Decreto Sostegni Ter" che dispone a pena di decadenza per l'esercizio delle opzioni di sconto sul corrispettivo o cessione del credito la trasmissione all'Agenzia delle entrate entro il 29 aprile 2022.
“Con l'attuale chiusura delle piattaforme per la cessione- conclude la deputata Scanu- è facile capire che per i soggetti in questione il rischio di perdere il credito d'imposta diventa praticamente ineluttabile: si tratta di migliaia di soggetti beneficiari che in molti casi hanno già assunto obblighi contrattuali per la realizzazione degli interventi agevolati dai diversi bonus che verrebbero ingiustamente discriminati”.