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“I lavori di ristrutturazione e adeguamento dei locali, attesi dallo scorso novembre, non sono mai iniziati. Le porte del reparto Dialisi e Nefrologia dell'AOU di Sassari sono ancora sbarrate nonostante i pazienti dializzati siano stati trasferiti dal terzo al quarto piano ben cinque mesi fa.
I problemi che ruotano attorno al blocco dei lavori è però complesso: la ditta vincitrice della gara d'appalto – spiega Desirè Manca - si è ritirata, poiché, alla luce del preoccupante caro prezzi, ha ritenuto l'importo a base d'asta, di 250.000 euro, troppo basso e insufficiente a coprire le spese derivanti dai costi delle materie prime che nell'ultimo anno, e in particolare negli ultimi mesi, hanno subito aumenti consistenti e in alcuni casi spropositati”. 
“Il caso Sassari è emblematico, poiché anche la seconda e la terza ditta  in graduatoria hanno rifiutato la commessa per analoghi motivi ed è quindi evidente che se non verrà bandita con urgenza una nuova gara gli interventi tanto attesi non vedranno mai la luce”.

Così la consigliera regionale del M5s Desirè Manca ha presentato una mozione che impegna il Presidente Solinas e l'assessore alla Sanità Nieddu ad attivarsi affinché venga bandita subito una nuova gara d'appalto per la realizzazione degli interventi di manutenzione e di adeguamento alle norme antincendio e di sicurezza degli impianti del Reparto Nefrologia e Dialisi del presidio SS. Annunziata di Sassari.

“Il periodo che stiamo attraversando, caratterizzato da un'emergenza sanitaria mondiale e adesso da una guerra, impone un intervento immediato affinché la situazione di incertezza economica a livello mondiale, che ha interessato in particolar modo il comparto dell'edilizia, non abbia conseguenze devastanti per il completamento di lavori già programmati”.

“I bandi di gara per l'affidamento di appalti pubblici di lavori, forniture e servizi devono prevedere un prezzo a base d'asta che tenga conto dei prezzi di mercato e devono essere strutturati in modo da permettere alle ditte interessate di partecipare senza alcun indugio. Per questo – conclude - è necessario intervenire al più presto. I dializzati cronici del Nord Sardegna hanno atteso abbastanza”.
 
 
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