In Sardegna sarà l'Istituto zooprofilattico sperimentale per tutto il 2022 ad acquistare i vaccini contro la lingua blu, la febbre catarrale degli ovini, e a distribuirli ai servizi veterinari della Asl. L'ha deliberato la Giunta regionale, nell'ultima seduta, su proposta dell'assessore alla Sanità, Mario Nieddu.
Sono già state acquistate 600 mila dosi di vaccino per il sierotipo 4, che potranno essere integrate in caso non bastassero. Quest'anno la vaccinazione sarà obbligatoria in tutte le aziende ovine classificate a maggior rischio e per i capi da rimonta degli altri allevamenti, dopo la nuovo ondata epidemica dell'agosto scorso.
L'Izs dovrà anche acquistare, in base alle esigenze e con fondi già stanziati, la tubercolina, necessaria per diagnosticare sia la tubercolosi bovina (Mtbc) si la PPd, malattia invettiva contagiosa. I controlli dureranno l'intero anno sul tutto il territorio regionale.
Grande soddisfazione per l’approvazione del coordinatore regionale della Lega Sardegna per Salvini Premier, Onorevole Dario Giagoni. Tali acquisti serviranno a vaccinare per intero tutti gli animali presenti nelle aziende ritenute ad alto rischio e per gli animali da rimonta presenti.
L’obiettivo - prosegue Giagoni - è quello di immunizzare l’intero patrimonio presente sul territorio regionale partendo da quelle zone soggette a maggior rischio scongiurando il rischio di favorire la circolazione virale. Inoltre sempre all’istituto Zooprofilattico è stato affidato l’acquisto della tubercolina, indispensabile per la diagnosi della tubercolosi bovina (MTBC) e aviare (PPD).
Su quest’ultimo punto ciò che maggiormente ci preme sottolineare è il fatto che le attività di controllo saranno effettuate per tutto il 2022 e su tutto il territorio regionale. Il lavoro di squadra e di semplificazione - conclude l’esponente del carroccio - condotto dal Servizio Veterinario dell’Assessorato della Sanità e dallo stesso IZS è la carta vincente per dare risposte a un comparto fondamentale per tutta l’economia isolana”