di Gabriella Paci
Con grande soddisfazione dell’on. Michela Brambilla di “Forza Italia”, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e della "Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente" e di quanti credono nell’importanza di tutelare l’ambiente, la Costituzione ha modificato due articoli che interessano appunto l’ambiente e gli animali.
L’Aula della Camera ha infatti definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale che modifica in tal senso gli articoli 9 e 41 e l’on. Brambilla ha commentato: «La decisione di oggi è stata presa anche nell’interesse e di quanti sono sostenitori da tempo dell’ecosistema e degli animali, la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli eco-sistemi viene sancita dalla nostra Costituzione».
I risultati sono di 468 voti della camera, dopo la seconda lettura del testo per la loro approvazione con 1 voto contrario e 6 astenuti. Già a novembre i 2/3 del Senato lo aveva approvato, ragion per cui entra da subito in vigore e non può essere sottoposto a referendum abrogativo.
L’approvazione di tali articoli tutela soprattutto le nuove generazioni, già sensibili ai problemi ambientali e cancella lo sfruttamento e la crudeltà verso gli animali.
In particolare, l’articolo 9, che «promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione» viene integrato con la formula che «la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».
L’articolo 41, invece, pur ribadendo la libertà di iniziativa economica, stabilisce che «non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana».Dunque la priorità data all’ambiente e al mondo animale.
Germania, Francia e Spagna già da tempo prevedono nella loro costituzione tali salvaguardie.
Anche il presidente Mattarella aveva indicato, nel suo discorso alle Camere, che tra gli obiettivi del dopo-emergenza quello di raggiungere «un’Italia impegnata nella difesa dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi, consapevole delle responsabilità nei confronti delle future generazioni». Per quanto riguarda gli animali, l’importante - ha concluso - «è ottenere, per la prima volta, il riconoscimento costituzionale della loro tutela, in modo da poter modificare i nostri codici e rendere più efficace il contrasto dei reati commessi a loro danno».
Cingolani: il ministro della transizione ecologica ha commentato con soddisfazione la decisione
«Credo che oggi sia una giornata epocale, ne sono molto contento come cittadino e come proprietario di cani, gatti e pappagalli, assolutamente contento. Ma come Governo aggiungo che stiamo facendo uno sforzo enorme sul Pnrr, la transizione ecologica è un po' questo: riuscire a fare una grande trasformazione che deceleri il riscaldamento, che freni certi eventi avversi a livello meteorologico, mantenendo la sostenibilità sociale». Ha commentato pochi minuti dopo il voto, aggiungendo poi che sancire il diritto ad un ambiente salubre e la tutela degli animali è un dovere morale e civile e che molti paesi hanno già fatto questo passo.
«Ho sostenuto con grande convinzione questa conquista - ha affermato - ma devo dare atto che è il frutto di un lavoro che viene da lontano e ringrazio il Parlamento». Cingolani ha peraltro puntualizzato: «Il Governo crede assolutamente in questo cambiamento».
Guardando alle modifiche introdotte alla Costituzione, agli articoli 9 e 41, ha osservato: «L'articolo 9 afferma il valore primario di tutelare la casa in cui viviamo, sancisce il diritto a un ambiente salubre. Molti Paesi del mondo hanno già fatto questa operazione e si tratta di un passaggio assolutamente necessario per un Paese come l'Italia che comunque sta guidando la trasformazione verso la sostenibilità. Ora aggiungiamo ambiente, biodiversità, ecosistema per le future generazioni, e la tutela degli animali. Mentre l'articolo 41 ci dice che l'iniziativa privata economica resta libera, ma è scritto 'nero su bianco' sulla Costituzione che non deve danneggiare e non deve essere a detrimento della salute e dell'ambiente».