Avvocato Francesco Catania
Ci sono tre brutte notizie sul caso di Saman Abbas:
1) I Carabinieri analizzando i cellulari dello zio, hanno trovato una chat in cui il medesimo si vanta di "avere compiuto un lavoro fatto bene" con la nipote scomparsa; riferendosi al fatto che non verrà mai trovata;
2) Saman Abbas, prima di essere eliminata, è riuscita a spedire un messaggio vocale al fidanzato riferendo che sua madre stava facendo pressioni su suo padre perché venisse eliminata fisicamente, per poter salvare l'onore della famiglia;
3) Il fidanzato di Saman Abbas, pachistano a sua volta, avrebbe gravemente sottovalutato il pericolo; pur sentendo il messaggio, non ha pensato di allertare i carabinieri o le forze dell'ordine.
Ora, la questione, sotto il profilo giuridico è semplicissima: la madre dovrebbe essere indagata per concorso materiale e morale nell'eliminazione della figlia. Il messaggio di Saman conferma che è stata lei a convincere il marito o comunque a supportarlo. In secondo luogo si sarebbe prestata a rassicurare la figlia ed a scortarla verso lo zio, novello "Mr. Wolf" pachistano, uno che certi lavori, li fa bene. Nessuna responsabilità giuridica per il fidanzato, il quale resterà con il rimorso che forse qualcosa avrebbe pure potuto farla.
Sarebbe interessante affrontare l'aspetto sociale e politico della questione. Il primo caso di questo tipo risale almeno al 2006 ed il legislatore, neppure quello che viaggia in Bielorussia per difendere i diritti delle donne, si è mai preoccupato del problema.
Eppure la soluzione sarebbe semplicissima: far frequentare educazione civica alle famiglie ed imporre un minimo di vita sociale a mogli e figlie.