di Monica Vendrame
Ci ha lasciato Vittorio Fioravanti Grasso, poeta e scrittore italo venezuelano.
Ricoverato da circa due settimane in una clinica di Caracas (Venezuela), il letterato, che aveva compiuto 85 anni lo scorso 13 aprile, stava combattendo contro il Covid-19.
La notizia del decesso è stata accolta con commozione e dolore negli ambienti letterari italiani e venezuelani.
Ogni volta che muore un poeta è come se il mondo perdesse la sua voce, come se la natura smettesse di pulsare senza che nessuno più ne racconti il battito. E Vittorio, di poesie meravigliose ne aveva scritte veramente tante.
Ci ha lasciato una persona che ha dato tanto alla letteratura. Di lui ci restano le opere che abbiamo accolto nel cuore.
Tra i più importanti riconoscimenti conseguiti ricordiamo:
- Nel 2004 ha vinto il Primo Premio Assoluto di Poesia del Concorso Mondiale “Italia Mia”, riservato agli scrittori italiani residenti all’estero, patrocinato per l’appunto dal Ministero degli Italiani residenti all’estero.
- Nel 2013 la Federazione delle Associazioni Italo-venezuelane - FAIV – gli ha conseguito un riconoscimento ufficiale a livello nazionale e lo ha omaggiato dedicandogli il III Festival della Cultura, organizzato dalla Casa d’Italia di Maracay col nome “Tradizionando”.
- L’anno dopo è stato ufficialmente invitato a rappresentare - come poeta - la collettività italo-venezuelana al XX Festival Internazionale della Poesia di Genova.
Le sue liriche sono state lette ed interpretate dall’attrice Franca Fioravanti, sua sorella, creatrice del Teatro delle Nuvole.
Vittorio Fioravanti è stato uno dei Poeti nazionali che ha cantato la migrazione italiana nel Mondo. Ben cinque liriche (“Razza Mediterranea”, “Andarsene via”, “Me n’andrò”, “Un uomo solo” e “Silvia”) sono state raccolte nella prestigiosa antologia “Poets of the italian diaspora” (pubblicata a New York), un colossale volume di oltre 1500 pagine contenente opere di ottanta autori italiani, residenti in dodici differenti Paesi: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Croazia, Slovenia, Francia, Germania, Svizzera, Stati Uniti e Venezuela.
Significativo e toccante il ricordo della carissima sorella Franca Fioravanti, sui social:
“Poeta dell'Amore e della Nostalgia, delle storie di migrazioni, di Venezia dove hai studiato e che tanto hai cantato facendoci conoscere ogni suo angolo nascosto, del tuo Golfo dei Poeti, quello della Città che ti ha visto crescere, La Spezia, da dove sei partito per Stoccarda, una tappa importante del tuo percorso di vita, e di Genova da cui sei salpato per quel viaggio verso una terra tropicale che ti ha accolto e nutrito. Ci mancherai Poeta, ma per consolarci ci lasci la tua poesia, potremo così tornare a te leggendoti . Vittorio, sarà cremato, come da sua volontà. Riposerà poi nel suo attico che tanto ha amato, da cui lo sguardo coglie magnifici tramonti, vicino i suoi affetti e le sue passioni. Il suo mondo fatto della sua poesia, che ha scritto ininterrottamente iniziando a La Spezia, davanti al mare il 15 marzo 1954; il calcio, la rivista da lui ideata e editata per più di 30 anni, "Dato's Fioravanti" letta da milioni di italiani nel Venezuela e in tutto il Sud America; il suo lavoro creativo per Venevision, la televisione venezuelana. Nel suo studio che tutti conosciamo perchè da lì comunicava attraverso i social con migliaia di persone, le onorificenze e i premi ricevuti nella sua lunga e ricca vita, dove tanto ha amato e molto è stato riamato. Saremo custodi della tua memoria, e ti saremo vicini con un sorriso di gratitudine per tutto quello che hai dato al Mondo caro Vittorio, fratello amato.”
Ed ancora, la dedica della sorella Franca al fratello:
«Il nostro marinaio carissimo ci attenderà aldilà del mare quando sarà il nostro tempo.
Mi auguro che Vittorio possa ancora per tanto tempo ispirare poesia nelle anime belle dei poeti . Penseremo al come fare più avanti, ora è ancora così tutto vicino, è stato solo ieri che ci ha lasciato per iniziare la sua migrazione verso la Luce.
Chiedo a tutti gli amici di pregare per lui leggendo col cuore le sue poesie, di suonare musiche dolci e di accendere una candela, posando vicino un fiore bianco . Per aiutarlo nel suo viaggio».
Vittorio Fioravanti ha collaborato più volte con la nostra associazione, mettendo a disposizione la sua esperienza e le sue qualità di critico letterario, come componente di giuria internazionale.
Ha anche partecipato a due nostri concorsi letterari, organizzati da “Atlantide edizioni”, dove ha conseguito due riconoscimenti importanti.
Nel 2016 è stato a ospite d’onore al concorso letterario “Apri il cuore alla poesia” di cui lo stesso Fioravanti scrisse “Il giusto riconoscimento alla mia brillante carriera poetica”.
Desideriamo congedarci dal nostro caro amico dedicandogli lo straordinario discorso dello scrittore Moravia che, al funerale dell’amico Pasolini, disse profeticamente “Poeti non ce ne sono tanti nel mondo. Ne nascono tre o quattro dentro un secolo. Il poeta dovrebbe essere sacro”.
E tu sei “sacro”, Vittorio. Grazie dal più profondo del cuore.