di Monica Vendrame
Spiacevole disavventura per Piero Fassino, deputato del Partito Democratico ed ex Ministro della Giustizia.
E’ stato infatti denunciato per il presunto furto di un profumo, una confezione Chanel Chance da 100 ml ((prezzo 130 euro), in un duty free dell’aeroporto di Fiumicino. I fatti risalgono al 15 aprile scorso, intorno alle 10.30: “Ho preso dagli scaffali il profumo per mia moglie - ha raccontato l’onorevole – ma, avendo le mani impegnate da trolley e telefono, l’ho messo nella tasca del giaccone che indossavo”. A coglierlo sul fatto, o meglio in fragranza (visto che si tratta di profumo), sarebbe stato un vigilantes che avrebbe fermato l’ex sindaco di Torino quando aveva già oltrepassato le casse. Versione che sul punto diverge leggermente da quella di Fassino che sostiene di essere stato richiamato non appena aveva messo in tasca la confezione. Comunque sia, l’agente non ha perso tempo, memore forse del fatto che Fassino aveva pubblicamente denunciato in Parlamento di non navigare nell’oro. Lui, Fassino, ha provato a spiegare che non aveva alcuna intenzione di rubare, che aveva le mani impegnate. Quando ormai l’imbarazzo aveva preso il sopravvento, si sarebbe persino offerto di acquistare due profumi. Tutto inutile, l’inflessibile vigilantes ha chiamato la polizia. Ora, il fatto è che, dopo aver visionato i filmati delle telecamere di sicurezza, i responsabili del duty free hanno comunque deciso di denunciare l’onorevole del PD. Nella ripresa lo si vede allontanarsi dalla zona esente dal dazio, area dove non esiste l’antitaccheggio perché è monitorata dalle telecamere.
“Non sto bene, questa vicenda mi suscita disagio e molto malessere. È tutto frutto di un malinteso, un malinteso che spero venga chiarito. In vita mia non ho mai rubato nulla.” – ha commentato lui. Tutto per quello che, con ogni probabilità, è stata una dimenticanza. E’ che a certi livelli basta il profumo di bruciato per finire nei pasticci.