di Benedetto Maria Ladisa
Aveva solo 32 anni Stefania, morta assieme ai suoi tre figli piccoli nell'incendio di Bologna. Era madre di due piccoli gemellini (un maschio e una femmina) di soli due anni ed una sorellina di 6 anni.
Un'intera famiglia non c'è più. Una madre e le sue tre piccole creature, morte in un incendio avvenuto stanotte a Bologna in via Nino Bertocchi, periferia del capoluogo emiliano. Stefania, portata in gravi condizioni all'ospedale Maggiore, è deceduta in ambulanza durante il tragitto. I suoi tre figli erano già morti asfissiati dal fumo sprigionatosi nell'incendio. Sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 con automediche e ambulanze e la polizia per gli accertamenti necessari. È stata informata anche la procura: a coordinare gli accertamenti è la pm di turno Elena Caruso. Da quanto è emerso pare che i figli dormivano tutti nella stessa stanza e a causare l'incendio, secondo una prima ricostruzione, un cortocircuito provocato da una stufetta elettrica. Ma andrà fatta chiarezza. Una tragedia immensa che al momento appare accidentale. Pierluigi Pinto, vicequestore e dirigente del commissariato di polizia Due Torri-San Francesco, ha spiegato che "l'incendio con buona probabilità è stato generato da un impianto elettrico dove era stato allacciato un apparecchio per riscaldare. Dalle prime verifiche fatte dai vigili del fuoco sembrerebbe del tutto accidentale. L'appartamento è sotto sequestro, il pm se lo riterrà opportuno e gli stessi vigili faranno ulteriori accertamenti".
Il papà dei bambini, che risulta separato dalla 32enne e non convivente, sarebbe arrivato sul luogo della tragedia in abiti da lavoro, nel corso della notte.
Stefania e i suoi tre piccoli figli se ne vanno tra lacrime e dolore di amici, parenti e dell'intera città.
Una bella e giovane mamma e tre piccole creature, vittime innocenti di un dramma senza fine, assurdo, incredibile.
Condoglianze sentite ai familiari.
*
Secondo i vigili del fuoco, l'incendio avrebbe interessato solo la cameretta dove Stefania, originaria della Romania, dove dormiva assieme ai suoi tre figli: la coppia di gemelli di due anni, Sofia e Mattia e la sorellina Giorgia di sei anni. La tragedia, per quanto possa sembrare molto rara nella modalità, è in realtà abbastanza diffusa, anche se non con questo pesante bilancio di vittime. È noto a tutti che lasciare una stufa elettrica accesa per molte ore, può provocare un corto circuito, specie se è fatta di materiale scadente o non conforme alle regole. Il fatto che non sia scattato il salvavita è anche questo un fatto non rarissimo. Infatti molti impianti, specie nei palazzi di periferia, risultano antiquati oppure non a norma. Non è la prima volta che accadono tragedie simili anche se questa colpisce di più l'opinione pubblica, sia per il numero di vittime, sia per l'età specie dei più piccoli. Inoltre, aggiungo una mia personale opinione: dormire in quattro nella stessa cameretta potrebbe essere un segno d'affetto verso i piccoli figli oppure una situazione economica che forse non era delle migliori. Così come fa pensare il rinunciare al riscaldamento autonomo. Del resto una mamma sola con tre figli piccoli già ci fa immaginare sacrifici e privazioni di una brava mamma. Il fatto di non spegnere la stufa a una certa ora potrebbe anche essere dovuto alla stanchezza e al sonno di una mamma costretta a lavorare parecchio per tirare su una famiglia. Insomma voglio dire che può succedere. È perfettamente inutile chiedersi perché. Invece è utilissimo trarre da questo vicenda suggerimenti per evitare altre tragedie. Non fidarsi mai di apparecchiature poco costose e specie poco garantite. Non fidarsi mai della famosa certezza del salvavita perché può anche non servire in alcuni casi. Infine non tenere mai una stufa vicina a materiale infiammabile come sedie, materassini e simili. Inutile credo dire che Stefano si sarebbe potuta accorgere in tempo dell'incendio. Se, come credo, una donna crolla nel sonno dopo una lunga giornata di lavoro e dopo aver accudito due gemellini e magari pensato pure a tutte le necessità e magari pure a quelle scolastiche dell'altra figlia, sarà arrivata sfinita a sera e non credo sia giusto il solo pensare che avrebbe potuto svegliarsi in tempo. Se poi le indagini porteranno ad altre piste vedremo la faccenda in modo più chiaro ma al momento non possiamo che prendere atto di una tragedia familiare di una brava mamma e tre anime della quale lei stessa si prendeva amorevolmente cura in tutto e per tutto.