di Monica Vendrame
Nonostante le recenti giornate infuocate sotto lo scudo dell’anticiclone africano Nerone, il cielo sopra l’Italia si prepara a mutare in una sinfonia meteorologica decisamente diversa.
Un colpo di scena meteo è sul punto di sfogliarsi, poiché il ciclone Poppea, in dirittura d’arrivo oggi, minaccia di mutare in un’entità di proporzioni epiche: il cosiddetto “Medicane”, un uragano mediteraneo.
Il termometro, già in calo, affronterà una flessione termica marcata, grazie all’iniezione di un’aria notevolmente fresca. Temperature in diminuzione di quindici-venti gradi potrebbero divenire la nuova norma in tempi rapidi.
Tuttavia, la vera preoccupazione emana dalla potenziale creazione di un Medicane con radici nelle acque mediterranee. Queste, in questa fase dell’anno, raggiungono le massime temperature, offrendo un ambiente fertile per le tumultuose formazioni meteorologiche.
“Poppea”, il ciclone in arrivo, ha messo gli occhi sul Mar Ligure, che presenta temperature molto elevate per questo periodo. Tale scenario, secondo gli esperti, porta a una possibilità stimata intorno al trenta per cento che Poppea si elevi al rango di uragano mediterraneo. Un numero non ancora da allarmarsi, ma le mappe meteorologiche disegnano uno scenario cristallino: l’occhio del ciclone dovrebbe puntare tra il Mar Ligure e il Tirreno settentrionale, portando con sé caratteristiche quasi tropicali e un crollo drastico della pressione dell’atmosferica.
Le acque del mare italiano ora sono calde quanto il Golfo del Messico, quasi come il Mar Rosso. La genesi di un uragano nel Mediterraneo è sostenuta da una serie di fattori: temperature delle acque marine superiori ai ventisei gradi, intensa evaporazione, la presenza di un nucleo centrale di bassa pressione avvolto da zone di pressione più elevata e venti convergenti.
Il meteo dunque, intesse una trama avvincente, dove il futuro dell’Italia è legato a un potenziale Medicane che potrebbe rendere l’atmosfera ancor più imprevedibile e tempestosa.