di Paolo Russo
L'Italia si risveglia con la terra che trema. E' durato ben 40 secondi il terremoto con epicentro sulla costa pesarese a una profondità di 8 chilometri e a 30 chilometri da Fano e 35 chilometri da Pesaro.
La scossa è stata percepita persino in Veneto ed ha toccato il picco di magnitudo 5.7 alle 7.07 del mattino.
L'Istituto di geofisica e vulcanologia(IIGV) ha segnalato, dopo la scossa delle 7.07, altre 34 scosse ma fortunatamente non superiori a magnitudo 2.
Si sono riviste le scene a cui purtroppo siamo abituati: persone scese in strada, anche in pigiama, urla, momenti di panico.
Ricordiamo che proprio ad Ancona nel 1972, la terra tremò per mesi facendo vivere nell'angoscia i marchigiani. Quel ricordo probabilmente è ritornato vivido in queste ore visto che data l'entità del terremoto si temono altre scosse di assestamento se non altri eventi di pari magnitudo.
I centralini dei vigili del fuoco sono stati presi d'assalto e non solo nelle Marche ma anche a Roma, Firenze, Bologna e persino nel Nord Italia.
Numerose sono state infatti le segnalazioni in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
E' stata disposta in maniera cautelativa la chiusura di molte scuole nelle Marche e la chiusura della linea adriatica in prossimità di Ancona.