×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 103

Pin It

 

di Ivana Orlando


Precipita un alpinista da una parete verticale sul Dente del Gigante, del Monte Bianco, 30 metri nel vuoto miracolosamente vivo.

A circa 4.000 metri di quota, qualcosa non è andato bene, legato in parete, appeso e sostenuto dalla presa delle braccia, c’era il vento, era forte, il machard  (nodo di sicurezza) non ha più tenuto e ha poi mollato. Nessun trauma cerebrale e ora è fuori pericolo. I medici sostengono: un vero e proprio miracolo. 

Cristian Garavelli, di 30 anni, alpinista di Cologno ricoverato all’ospedale Le Chal in Francia da lunedì sera, dal letto dell’ospedale racconta il suo dramma: 
"Sono rimasto sospeso nel vuoto due ore e poi le forze mi sono mancate, le braccia hanno ceduto e mi sono lasciato andare. Pensavo di morire. Ho visto una figura accanto a me, un bambino che mi parlava:” Papà alzati e ritorna da mamma”.

Cristian e la moglie avevano perso il loro bambino quattro mesi fa, per loro non era importante quanto il loro bambino fosse stato nel grembo della madre, anche settimane… una vita era

Per chi si chiede se oltre questa ‘umanità’, un po’ claudicante d’etica, abbia un salvavita oltre questo cielo… forse ascoltando la storia di Cristian potrebbe trarre qualche risposta. 

 

Pin It

Notizie