di Monica Vendrame
Parte dal capoluogo ligure un progetto pilota che prevede l’istituzione di due asili ad indirizzo musicale. La proposta è nata da una mozione del consigliere comunale Luca Pirondini (M5S), sostenuta e realizzata dall'amministrazione comunale con la collaborazione del Teatro Carlo Felice.
In questa prima fase, le scuole dell’infanzia interessate sono due: la “Borgo Pila”, per il centro città, e la “Villa Dufour”, per il ponente. I due istituti, oltre alle consuete attività, organizzeranno laboratori tematici per esplorare “i suoni e ritmi del territorio”, “i suoni della natura”, “la voce e il canto”, “il movimento”. Avranno, inoltre, la possibilità di incontrare le varie realtà musicali cittadine ed i professionisti del settore. Non mancheranno momenti di pratica e manipolazione come, per esempio la conoscenza e la costruzione di strumenti musicali. I bimbi verranno anche invitati a sperimentare il canto in coro e la rappresentazione di piccole opere musicali.
Si tratta di un’iniziativa di straordinaria valenza educativa e culturale, che merita il sostegno di tutta la città.
E’ risaputo, infatti, di quanto sia fondamentale la musica nello sviluppo del cervello del bambino. Lo aiuta ad affinare le capacità di astrazione, aumenta le competenze analitiche, matematiche e linguistiche. Quando, poi, i piccoli imparano la musica, attraverso lo studio di uno strumento, affinano la concentrazione, l’autocontrollo e l’attenzione.
Un aspetto molto interessante è che per ascoltare, cantare o suonare si devono attivare entrambi gli emisferi del cervello:
– quello destro, sede delle emozioni e delle capacità sensibili, coglie il timbro della musica e la melodia;
– quello sinistro, invece, che controlla i processi logici, analizza il ritmo e l’altezza dei suoni.
Concetti ribaditi anche dallo stesso assessore alle Politiche dell’Istruzione Barbara Grosso, che afferma: «Attraverso la musica è possibile intervenire nei diversi ambiti di formazione del bambino, per questo è uno straordinario strumento educativo a disposizione degli insegnanti».
Mi piace concludere con il pensiero del grande Direttore d’Orchestra Internazionale Claudio Abbado che recita: “Non si deve insegnare la musica ai bambini per farli diventare grandi musicisti, ma perché imparino ad ascoltare e, di conseguenza, ad essere ascoltati.”
(nel filmato: alcuni bambini, grazie alla disponibilità del Teatro Carlo Felice e accompagnati dalle loro insegnati, hanno vissuto l’esperienza di dirigere l’orchestra del teatro durante le prove).