La relazione tra USA e Israele non è solo geopolitica, ma è determinata da altri interessi
di Massimo Reina
Vi siete mai chiesti perché, indipendentemente da chi viene eletto, il Governo americano è sempre così servile con Israele a dispetto delle dichiarazioni di facciata?
La risposta è l’American Israel Public Affairs Committee (AIPAC), che insieme al suo braccio politico, l’AIPAC-Political Action Committee, rappresentano una delle lobby più potenti e influenti sulla scena politica statunitense.
Queste organizzazioni non solo promuovono una forte alleanza tra gli Stati Uniti e Israele, ma esercitano anche una significativa influenza sulle politiche interne ed esterne del paese. Nell’ultima tornata di primarie, ad esempio, l’AIPAC-PAC ha vantato un successo del 100%: in ogni distretto in cui aveva un candidato in ballottaggio (224), ovvero 90 Democratici e 134 Repubblicani, quello appoggiato dall’AIPAC ha vinto. Questi risultati dimostrano come essere pro-Israele sia considerato non solo corretto, ma anche una buona strategia politica.
Cos’è l’AIPAC?
Fondata nel 1951, l’AIPAC si è affermata come una forza formidabile nel panorama politico americano. Dichiarandosi una lobby bipartisan, l’AIPAC si impegna a rafforzare e sostenere i legami tra Stati Uniti e Israele attraverso una varietà di mezzi, tra cui lobbying diretto, finanziamenti elettorali e campagne di sensibilizzazione. L’organizzazione organizza conferenze annuali che attirano migliaia di partecipanti, tra cui politici di alto livello, leader comunitari e sostenitori.
Il Potere dell’AIPAC-Political Action Committee
Il vero potere dell’AIPAC si manifesta attraverso il suo congiunto AIPAC-Political Action Committee (PAC). La capacità dell’AIPAC di influenzare le politiche statunitensi va oltre il semplice finanziamento delle campagne elettorali. Attraverso il lobbying aggressivo, l’organizzazione lavora per plasmare la legislazione a favore di Israele, spesso a discapito degli interessi nazionali americani. Gli esempi di questa influenza sono numerosi: dai pacchetti di aiuti militari a Israele alle risoluzioni che condannano le critiche allo Stato ebraico.
Inoltre, l’AIPAC esercita un potere intimidatorio. Politici che osano criticare Israele o mettere in discussione la relazione bilaterale sono spesso bersaglio di campagne negative e possono perdere il supporto finanziario necessario per le loro rielezioni oltre che ritrovarsi poi candidati opposti, ben finanziati e appoggiati da una copertura mediatica favorevole. Questo clima di paura e conformismo soffoca il dibattito democratico e impedisce una discussione aperta e onesta sulle politiche estere degli Stati Uniti.
Le Conseguenze per la Democrazia Americana
L’influenza sproporzionata dell’AIPAC solleva serie preoccupazioni riguardo alla salute della democrazia americana. Quando una singola lobby può dettare termini politici e influenzare elezioni con tale efficacia, il principio fondamentale di rappresentanza viene compromesso. I politici, anziché rispondere agli elettori, diventano sempre più rispondenti ai donatori potenti e alle lobby influenti. Inoltre, questa dinamica mette a rischio la sovranità degli Stati Uniti, dato che le decisioni politiche, soprattutto in ambito estero, vengono dettate da interessi che potrebbero non allinearsi con quelli della nazione, già condizionati spesso dalle lobby delle armi , delle banche e da quelle di pseudo filantropi miliardari.