di Matteo Rubboli
I lapsus nervosi di Netanyahu rivelano la sua vera priorità: la propria sopravvivenza politica, ad ogni costo.
Come ogni dittatore spaventato, Netanyahu ricorre alla tattica familiare di accusare i suoi oppositori politici di aiutare il nemico. Il suo vero messaggio è chiaro: la sua sopravvivenza è più importante degli ostaggi o del Paese.
Ma perchè Israele non la ferma nessuno? Si sta permettendo di fare cose assimilabili ai peggiori crimini di guerra e se la cava quasi sempre con giustificazioni improbabili, del tipo: “E, ci siamo sbagliati…”
Ma perché sta succedendo tutto questo? Esistono dei motivi politici ed economici, assolutamente non banali, che non si vedono mai scritti sui giornali o nelle agenzie di stampa.
Facciamo un riepilogo velocissimo di ciò che ha fatto Israele soltanto nell’ultimo periodo: ha bombardato l’ambasciata iraniana di Damasco, territorio che dovrebbe essere considerato INVALICABILE; ha attaccato un’automobile con sette operatori umanitari, ha ucciso 33mila palestinesi nella Striscia di Gaza fino ad oggi…ovviamente poche di questi centravano con i miliziani di Hamas che se ne stanno rintanati nei tunnel e non si fanno prendere; ha devastato ospedali, distrutto scuole; le persone muoiono di fame in quanto gli aiuti umanitari non riescono più a venir distribuiti...