di Matteo Rubboli
"Proprio ieri ci sono stati "soltanto" 22 morti a Rafah, di cui 18 minori (difficilmente erano miliziani di Hamas). Persone che nulla c'entravano con il conflitto, uccise con bombardamenti da parte delle forze israeliane, deceduti sostanzialmente come civili morti in guerra.
Questo numero, ormai, non impressiona neanche più nessuno perchè, di fronte all'enormità dei 34mila morti, 22 decessi non dicono nulla. Purtroppo, a Rafah potrebbe succedere veramente una catastrofe umanitaria, di cui si parlava sino a qualche tempo fa e, invece, adesso non se ne parla più. I primi morti di ieri sono stati una coppia con un bambino, poi c'è stata una famiglia intera trucidata e via, via, tutti gli altri bambini.
Ribadisco, è incredibile come queste morti di civili non provochino un immediato STOP agli aiuti di 26,4 miliardi di dollari che ieri hanno deliberato i parlamentari statunitensi. Sembra impossibile come uno stato possa ergersi sopra gli altri e dire: "Noi facciamo la guerra come, dove, quando e contro chi ci pare", anche ammazzando bambini senza alcun freno, senza alcuna restrizione. Ormai le guerre che si sono sviluppate fra Iran, Iraq e Israele giustifica praticamente tutto, anche in zone in cui il conflitto fra stati nulla c'entra.
Nel giro di 36 ore ci sono state anche 17 morti in Cisgiordania, persone ammazzate da Israel Defence Forces o dai coloni israeliani. Si sa che quest'ultimi si appropriano di edifici e mangiano territori a questa regione palestinese. Una pratica che abbiamo imparato a conoscere, completamente giustificata da Israele e che vede la Palestina impossibilitata a difendersi........"
