di Benedetto Maria Ladisa
Un uomo tanto sfortunato quanto straordinario, che ci ha insegnato il coraggio, la tenacia, la forza, la voglia di vivere ogni singolo giorno, di andare avanti sempre e comunque, di non mollare mai.
Alex Zanardi è nato a Bologna il 23 Ottobre del 1966 e quando era ancora un bambino, la sua famiglia si trasferì a Castel Maggiore. La sua vita è sempre stata bersagliata dalla sfortuna: quando Alex aveva solo 13 anni, sua sorella maggiore Cristina rimase uccisa in un incidente stradale. La prima, solo la prima di una serie di maledette sfortune. Dopo aver praticato molti sport, Alex diventò un campioncino di Go-Kart e, poi, pilota di Formula 1 e di Champ Car, ma il destino avverso era in agguato: Il 15 Settembre del 2001 in Germania, sul circuito di Lausitzring, perde il controllo della sua auto che finisce di traverso e viene centrata in pieno dalla vettura che segue, quella di Alex Tagliani, che non può evitare l'impatto. La vettura di Alex è un rottame diviso in due parti. Per Alex sembra non ci sia nulla da fare. Trasportato in Ospedale in fin di vita, nel corpo gli resta solo un litro di sangue. Gli viene data anche l'estrema unzione. L'unica soluzione è amputare le gambe e sperare.
MA LUI È ALEX, UNO CHE NON MOLLA.
Dopo 16 operazioni chirurgiche e 7 arresti cardiaci, Zanardi sopravvive. Presa coscienza di aver perso entrambe le gambe, tira fuori tutto il suo coraggio e la sua voglia di vivere, giorno per giorno. Ritorna a fare sport anche senza gambe e diventa un mito: conquista quattro medaglie d'oro ai Giochi paraolimpici di Londra (2012) e di Rio (2016), e otto titoli ai campionati Mondiali su strada di Handbike. Diventa anche personaggio televisivo e conduttore. Purtroppo, però, il destino non gli dà tregua: il 19 giugno 2020 si trova a Siena, per una staffetta di beneficenza in handbike, quando sulla statale di San Quirico si scontra frontalmente contro un camion, che giunge dalla direzione opposta. Un impatto terribile, si teme il peggio: ossa del viso e del cranio fratturate. Un mese di coma... si può solo sperare ancora una volta.
MA LUI È ALEX, UNO CHE NON MOLLA.
Dopo diverse operazioni e cicli di terapia, finalmente torna a casa. Non è ancora l'Alex che conosciamo ma la moglie Daniela ed il figlio Niccolò chiedono riservatezza e fanno bene. Alex c'è ed è questo che conta. Di tutte le operazioni subite, quattro sono state effettuate nel reparto di neurochirurgia di Padova, il cui direttore è Franco Chioffi, l’uomo che è riuscito a mettere il campione paraolimpico seduto: “Adesso Zanardi è fuori dal letto, l’hanno messo in poltrona”. Ma non è finita. L'estate scorsa, la sua casa di Noventa Padovana viene avvolta dalle fiamme ed Alex è costretto a rimanere fuori casa, in un centro riabilitativo per ancora altri mesi.
MA LUI È ALEX, UNO CHE NON MOLLA.
Torna nuovamente a casa tra l'amore di Daniela e Niccolò. Ciò che sappiamo oggi, nel giorno del suo 57mo Compleanno, è che riesce finalmente a muovere gli occhi, e comincia, seppure con qualche difficoltà, a riconoscere Daniela, sua moglie, e suo figlio, Niccolò. Lui è Alex, uno che non ha mai mollato.
Ci ha insegnato che nulla è impossibile. Buon Compleanno, campione di sport ma, prima di tutto, campione di vita.