di Paolo Russo
In centro a Milano è spuntato un murales in cui sono raffigurate Elly Schlein e Giorgia Meloni nude e incinte. Si tratta di un murales dello street artist Alexandro Palombo e si trova in piazza San Babila.
Nel murales sono raffigurate le due donne leader di Fratelli d’Italia e del Partito Democratico, nude e incinte.
Nel ventre della Schlein c’è la scritta “My uterus my choice” (“Il mio utero la mia scelta”) e sul braccio la bandiera arcobaleno. Sul grembo della Meloni invece la scritta “Not for rent” (“Non in affitto”) e sul braccio la fiamma tricolore.
Un'immagine forte che non può non far riflettere su come la politica si sia spaccata su temi nuovi che rappresentano anche il nuovo corso ideologico della politica italiana.
Alexandro Palombo è un giovane artista di origini salentine, milanese di adozione non nuovo a rappresentazioni sociali attraverso il suo talento. Ha avuto riconoscimenti da parecchi quotidiani internazionali, il quotidiano israeliano Jerusalem Post gli ha persino riconosciuto una menzione speciale.
A VelvetMAG Palombo racconta che il suo è un percorso di vita, un concentrato di tutto quello che ha vissuto. "Ci sono opere nate come gesto di reazione ad una mia condizione umana e fisica; dal confronto con il cancro alla disabilità fino alle azioni nate come risposta ad un’urgenza. Come è accaduto ultimamente con la guerra in Ucraina che mi ha riportato alla memoria tanti ricordi del passato; a quando, nel 1992, alle porte dell’Italia erano esplose le guerre jugoslave e mi trovavo su una nave della Marina Militare impegnata in importanti missioni NATO."
Le esperienze di vita sembra che abbiano contribuito tantissimo a sviluppare il suo talento raffigurativo, Palombo racconta i ricordi come se stesse descrivendo i suoi murales:"spesso mi torna in mente l’immagine di un gruppo di bambini, fra i 3 e i 12 anni, che vivevano soli e senza nulla; il loro unico riparo era lo scafo di una barca fatiscente e abbandonata sulla banchina del porto semi distrutto della città di Durazzo. Mi trovavo in Albania, un altro paese ridotto alla miseria, che stava attraversando gravi disordini interni e che si portava dietro i segni della dittatura comunista che per decenni l’aveva isolata dal mondo. Era incredibile la loro resilienza e la capacità di riuscire a sopravvivere nonostante fossero cosi piccoli e soli in un contesto così duro e difficile.Li vedevo uscire dallo scafo solo per cercare il cibo, che in più occasioni dovevano contendersi con grossi ratti; e quando vedevano un adulto fuggivano a nascondersi. Erano estremamente schivi e difficili da avvicinare; spesso si gettavano nell’acqua putrida del porto e nuotavano fino allo scafo della nave per farsi lanciare del cibo. Per questi bambini nati sotto un regime, sopravvivere poteva essere l’unico lieto fine."
Negli anni Palombo ha iniziato a realizzare opere con i personaggi animati, icone dei cartoni mettendo in luce questioni importanti legate alla disuguaglianza, la diversità, i diritti umani e l’inclusività.
La sua è un'arte che ha una funzione sociale perchè denuncia ingiustizie attraverso la consapevolezza di essere libero."Se qualcuno reputa scomoda un’opera che si sforza di mettere in luce un pensiero o addirittura una verità allora è perché con la menzogna ci va a braccetto." E ancora Palombo "l’arte va fruita in estrema libertà e chi ne ha paura è perché ha qualcosa da nascondere!"