«Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre».
Così, nel pomeriggio del 5 luglio 2021, Sergio Japino, ex compagno di una vita, e amico inseparabile della Carrà, comunicava la notizia inaspettata della sua morte.
A 78 anni scompariva nel silenzio un'icona mondiale della tv, della musica, dello spettacolo del cinema.
Ad un anno dalla sua scomparsa sono tante le celebrazioni, soprattutto quelle televisive, in ricordo della Raffa nazionale.
La Rai dedica al ricordo dell'artista ampio spazio nei suoi palinsesti di questi giorni: da "Unomattina Estate" a "Estate in diretta", dai telegiornali nazionali alle edizioni regionali della TGR. Ad aprire il lungo e ricco ricordo Rai uno speciale del Tg1 andato in onda domenica 3 luglio e si chiuderà sabato 9 luglio alle ore 13.00 su Rai Storia con Milleluci su Raffaella Carrà, antologia dello spettacolo televisivo del 1974 diretto da Antonello Falqui, autore con Roberto Lerici di questo excursus sulla storia dello spettacolo, che Raffaella Carrà con Mina conducono in coppia, la prima volta di due donne insieme.
Madrid le ha dedicato una piazza, Santo Stefano un parco giochi, Roma sta pensando ad una via dopo la richiesta avanzata da Vladimir Luxuria. A Bellaria, cittadina vicina a Bologna dove trascorse parte della sua infanzia, è prevista la cerimonia per intitolarle il Lungomare all'illustre concittadina.
La Carrà era un'artista straordinaria, non aveva smania di protagonismo, riusciva a parlare a tutti. Una grande donna, una star, che resterà impressa nella storia della televisione e che continuerà a essere viva nella memoria collettiva di tutti gli italiani.