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di Gabriella Paci

A Palazzo Reale a Milano e alla fondazione Fendi a Roma sono esposte in questi giorni opere che il museo dell’Hermitage di San Pietroburgo aveva dato in prestito all’Italia.

Ne fa parte anche un’opera di Pablo Picasso “Giovane donna 1909 “ mai esposta in Itala finora e che doveva restare a Roma fino al 15 maggio. A Milano, invece, ci sono i quadri dell’Hermitage nella mostra “Tiziano e l’immagine della donna nel cinquecento veneziano” in collaborazione tra il comune di Milano stesso e il Kunsthistorisches Museum di Vienna che, iniziata il 23 febbraio, sarebbe durata fino al 5 giugno con un boom  di prenotazioni già prima dell’apertura.

Un centinaio di opere delle  quali 47 quadri: tra questi 16 dipinti di Tiziano come il ritratto di “Eleonora Gonzaga della Rovere”, "Madonna con il bambino”; ”Isabella D’Este” e “La giovane donna con il cappello piumato”.

Se  molti sono provenienti da Vienna,quest’ultimo proviene dalla Russia che, come abbiamo detto, vuole il ritorno a casa di quanto prestato a causa dei rapporti tesi venutisi a creare per il recente conflitto Russia-Ucraina .

 

UNA LETTERA CHIEDE LA RESTITUZIONE  A FINE MESE  DELLE OPERE DI TIZIANO

 Una lettera scritta dal direttore dell’Hermitage Mikhail Piotrovsky   a Domenico Piraina, direttore di palazzo Reale a Milano  informa che “Il ministero della cultura russa ha stabilito che tutti i prestiti in essere devono essere restituiti dall’estero alla Russia e il museo Hermitage, essendo statale, dipende da tale ministero.

Si deve dunque procedere all’imballaggio e alla spedizione di cui poi si occuperà un agente di trasporto russo.

Già dal 7 marzo quando l’Italia  ha interrotto ogni collaborazione con la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina, lo ha fatto anche con l’Hermitage in quanto ente di stato.

-”La collaborazione personale con artisti, studiosi, ricercatori e gli intellettuali che hanno collaborato con l’Italia dentro e fuori dall’Hermitage rimane”- dice il segretario dell’istituzione culturale Maurizio Cecconi.

Fatto è che  fine mese tutte le opere prestate per le mostre di Palazzo Reale e alle Gallerie d’Italia saranno di nuovo in Russia.

Il ministro alla cultura Dario Franceschini ha risposto  ai giornalisti che chiedevano il suo parere che se un proprietario chiede di avere quanto è suo, bisogna restituirlo, senza fare obiezioni.

 

L’HERMITAGE: IERI E OGGI

 L’Ermitage era in origine il palazzo privato che la zarina Caterina II di Russia volle far costruire per sfuggire agli impegni di governo e circondarsi di oggetti a lei cari.

Costruito forse anche per esibire la potenza dell’impero, ebbe inizio tra le mura del palazzo d’inverno edificato in stile barocco di Elisabetta, figlia dello zar  Pietro il Grande nel 1754

Quando Caterina si rese conto che il petite Ermitage era troppo angusto per le opere di cui voleva circondarsi, lo fece ampliare con edifici adiacenti.

Ella aveva capito come l’arte potesse influenzare anche la diplomazia e amava esibire i suoi tesori agli ospiti più importanti.

A metà ottocento fu Nicola I che decise di dar vita al quarto edificio del  complesso dell’Ermitage e di permettere l’accesso al pubblico a questa immensa collezione.

Oggi il complesso consta di mille sale di esposizione in  sei edifici, dei quali cinque con esposizioni permanenti .

Le collezioni, inizialmente acquistate dalla famiglia dello Zar in tutto il mondo, vantano dipinti, stampe, disegni, opere classiche, armi, monete, libri, oggetti e anche una collezione di pittura italiana dei secoli XIII-XVIII includente oltre 1000 quadri, che ha una storia assai più antica del museo stesso, che ha appena compiuto il suo 250° anno.

In copertina: foto del complesso dell’Ermitage a San Pitroburgo

 

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Info Autore
Gabriella Paci
Author: Gabriella Paci
Biografia:
Laureata in storia e filosofia presso l’Università degli studi di Firenze, Gabriella Paci ha sempre vissuto ad Arezzo, dove ha svolto con passione l’insegnamento delle lettere presso un istituto superiore della città. Appassionata di viaggi e di letture, ha da sempre l’inclinazione ad osservare la realtà ed ascoltare la sua voce interiore. Nella certezza che inquietudini, passioni, emozioni e sogni sono propri dell’itinerario esistenziale di ognuno, e dunque universali, ha voluto e vuole condividere le sue poesie con gli altri. Ha pubblicato quattro libri di poesie: “Lo sguardo oltre…”, edito da Aletti nel 2015, “Onde mosse”, edito da Effigi nel 2017, “Le parole dell’inquietudine”, edito da Luoghinteriori nel 2019 “Sfogliando il tempo”.ediz Helicon 2021. Grazie anche ai numerosissimi e prestigiosi premi di carattere nazionale e internazionale ricevuti sia per le poesie singole che per i libri editi quali,per citarne solo alcuni tra i tanti,” Michelangelo; “Quasimodo”; “Buongiorno Alda” “Città di Varallo”, “Premio internazionale “Poeta dell’anno” di Milano, Premio Atlantide ecc. per un totale che supera ampiamente il centinaio, ha rafforzato la sua volontà di condividere emozioni e sentimenti con gli altri continuando nella sua attività di scrittura. Le sue poesie sono presenti in molte antologie, e sul giornale on line “Alessandria today news”. Ha pubblicato in riviste quali “Luogos” del Giglio blu di Firenze e “Buonasera Taranto”ed “Euterpe”. Fa parte dell’associazione “Wiki poesia” e di “Poetas du mundo” ed è presente sul blog “poetry factoy” “e Italian poetry”
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