di Paolo Russo
"Se il Green pass è stato messo per far vaccinare la gente, e io l'ho sempre sostenuto per questo, allora dovrebbe esaurire il suo compito, se invece il Green pass è stato messo per altro allora devono spiegare ai cittadini la ragione per cui l'hanno messo. Io da medico, oltre il 31 marzo non lo sostengo". E ancora all'Adnkronos Matteo Bassetti: "non ci sarà soltanto chi c'è stato fino ad oggi in piazza, ma ci saranno tutti perché non avranno più nessuno che li difende".
E' sembrata persino eversiva la presa di posizione netta di Matteo Bassetti all'Adnkronos.
Il virologo, Direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale del San Martino di Genova, che ha sempre sostenuto l'utilità dei vaccini da qualche tempo denuncia i punti di debolezza della gestione della Pandemia criticando per esempio i criteri di conteggio dei morti da covid, spiegando come nel calcolo siano stati inseriti pazienti deceduti per altre patologie terrorizzando l'opinione pubblica.
L'aspetto peggiore di questa denuncia è che gli stessi numeri sono stati utilizzati dalla politica per giustificare provvedimenti che hanno limitato le libertà personali.
L'ultima notizia e forse quella che segna una presa di posizione definitiva e direi anche antitetica a quella del governo, è l' intervista rilasciata all'Adnkronos.
Bassetti sembra liberarsi da ogni strumentalizzazione ribadendo che il green pass non è una misura sanitaria.
Il suo intervento amplia la platea di medici che si stanno totalmente distaccando dalla narrazione filogovernativa, ricordiamo Crisanti che qualche giorno fa ha definito ipocrita la quarantena per i più giovani poichè a detta del virologo "sappiamo tutti che se i giovani prendono il covid, nella maggior parte dei casi, non si ammalano seriamente!".
Una presa di posizione, quella di medici fino a qualche tempo fa allineati, che diventa una ulteriore tegola per il governo infatti si somma all'instabilità politica, dovuta all'ansia dei partiti di preparare la campagna elettorale.