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AREA TOSCANA, l'associazione europea delle radio e televisioni locali, ha lanciato la petizione e l'ha diretta a Giancarlo Giorgetti (Ministro dello Sviluppo Economico).

 

Le emittenti Televisive LOCALI rischiano la chiusura. E' una tragedia nazionale di enorme portata costituzionale ed umana  l’odissea attraversata dalle 450 piccole e medie televisioni locali a seguito dell’imminente pericolo di chiusura della propria attività editoriale per tre ordini di motivi:mancanza delle frequenze necessarie per consentire la prosecuzione dell’attività editoriale svolta incessantemente da 46 anni dalle locali grazie alla sentenza della Corte 28 luglio 1976, n. 202.

Basterebbe che Mise e AGCOM, d’accordo tra loro, concedessero alle locali il mux n. 12* per evitare un disastro occupazionale annunciato (5.000 dipendenti - più di 1.000 giornalisti - indotto di migliaia di addetti- opportunità per migliaia di giovani nel settore tecnico e giornalistico,elevati costi d’affitto della capacità trasmissiva necessaria a diffondere i programmi con il nuovo standard DVB-T2. Trattasi mediamente di euro 70 mila euro annuali + IVA + oneri accessori.

Sono affitti insostenibili imposti senza regole dai nuovi monopolisti RAI e Ei Towers per ragioni di business piuttosto che di servizio d’interesse generale;per la discriminatoria ripartizione del “fondo per il pluralismo dell’informazione e nuove tecnologie” (DPR 146/17) che assegna l’80,75% dei contributi statali a un ristrettissimo numero di emittenti che in sette anni ha incassato circa 770 milioni di euro lasciando sul lastrico le rimanenti 1.450 emittenti del settore.

Invitiamo  il Capo dello Stato e gli Organi parlamentari affinché intervengano per porre fine all’odissea dell’emittenza locale e per il rispetto della Costituzione, articoli 21 e 41, della quale sono garanti.

 

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